Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Italia avvilente, riscatto affidato all'Inter di Mou

Mourinho

  • a
  • a
  • a

Dall'orlo del pozzo, emerge soltanto il Milan. Con tanti ringraziamenti: a Cristiano Ronaldo, che a Marsiglia ha disintegrato i padroni di casa, spianando la strada ai rossoneri, e ancora a un rigore e una superiorità numerica, dopo avere sofferto, in svantaggio, per oltre un'ora a Zurigo. Secondo posto che vale gli ottavi, ma livello di gloria sotto il minimo consentito. Sul fondo del pozzo, resta la peggiore Juventus della stagione: l'aveva illusa il gol di Trezeguet, anche se era chiaro che il Bayern aveva un altro passo. Via via, ecco l'aggancio, ecco il soprasso, ecco l'autentica umiliazione, un punteggio che pochi avrebbero immaginato. Dunque addio all'Europa e via libera ai tedeschi, che avevano perso il Wolfsburg, travolto dai resti dell'United e superato dal Cska si Mosca vittorioso a Istanbul. A Torino, avvilente la prova della squadra, ma soprattutto dei due acquisti più celebrati della stagione, Diego e Felipe Melo, deleteri. E stasera la risposta al più ricorrente interrogativo della stagione, cioè la reale dimensione dell'Inter in Europa. Quasi fuori portata quel primo posto che garantirebbe, negli ottavi, un rivale di non altissimo spessore, visto che tra le seconde è difficile trovare attendibili mine vaganti. Scende al Meazza il Rubin Kazan, due titoli russi all'attivo, l'ultimo recentissimo, a proporre una condizione fisica ancora valida dopo la chiusura della stagione nazionale. I tartari hanno provocato un'inattesa situazione di equilibrio, andando a vincere al Campo Nou, in un girone che in partenza vedeva Barcellona e Inter assolute protagoniste. Rischi relativi per gli spagnoli a Kiev, ma intanto Mourinho deve conquistare la seconda vittoria per mettere al sicuro la qualificazione. A Liverpool, una Fiorentina penalizzata da infortuni e squalifiche avrebbe bisogno almeno di un pari per sperare di difendere il primo posto dal ritorno del Lione, che però affrontando il Debrecen colabrodo può confidare nella differenza-reti, solo parametro rimasto vista la parità di risultati e punteggi nei confronti diretti con i viola. L'orgoglio dei «reds». già retrocessi in Europa League, non promette molto di buono.

Dai blog