Juve e Milan, vietato sbagliare

Unesame di controllo alla Paideia e la triste conferma di quanto era sembrato evidente già domenica sera: stiramento di secondo grado al polpaccio, stop di un mese e mezzo. Appuntamento nel 2010 per Francelino Matuzalem, se va bene a metà gennaio altrimenti anche più in là. Un'altra tegola che condizionerà anche il mercato che sta per riaprire i battenti perché l'assenza sarà lunga e peserà molto sul rendimento già medicore della squadra biancoceleste. Intanto dopo Baronio e Mauri anche il brasiliano prova a rialzare la Lazio, colpita e affondata da un derby maledetto. Non c'è modo peggiore di perdere contro i cugini dominando e poi subendo nel finale un gol beffa perdipiù con un arbitraggio compiacente sul gioco duro dei giallorossi. Tant'è, il centrocampista brasiliano torna su una gara sfortunata: «Mi è dispiaciuto tantissimo aver giocato solo un tempo, e soprattutto sono demoralizzato per il risultato. Non meritavamo di perdere. Siamo entrati in campo concentrati sin dall'inizio, abbiamo giocato un ottimo primo tempo, ma purtroppo nel calcio conta il risultato». Poi ribadisce la sua fiducia personale nei confronti dell'allenatore finito giustamente sotto accusa per i deludenti risultati che annoportato la Lazio a ridosso della zona retrocessione: «Siamo tutti con l'allenatore, tutti sulla stessa barca. Anche contro la Roma abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito, ci manca solo la vittoria. Bisogna vincere poi le cose cambieranno». Anche contro la Roma la squadra ha corso molto, ha pressato anche se nell'ultimo quarto d'ora poteva fare qualcosa in più, perlomeno mettere paura ai giallorossi che invece hanno potuto gestire la gara senza problemi. Matuzalem spiega: «Stiamo bene fisicamente, durante l'estate abbiamo lavorato benissimo. La rabbia di Rocchi? Un giocatore importante come lui è normale che non vorrebbe mai saltare partite come queste». Tiene sempre banco la vicenda legata ai dissidenti. Matuzalem ribadisce un concetto già espresso in passato sul valore di Pandev e Ledesma anche se è bene confermare che da parte della società non c'è nessuna aria di ripensamento: «Non so se cambierà qualcosa, questo dovete chiederlo al presidente, di sicuro Pandev e Ledesma sono due grandi campioni». Come a dire che farebbero molto comodo a un gruppo che sarà pure unito, avrà avuto anche tanta sfortuna ma ha prodotto 13 punti in quindici partite portando i biancocelesti in piena lotta per non retrocedere.