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Sudafrica 2010, per l'Italia sorteggio fortunato

Il presidente della Federcalcio Abete riconsegna la Coppa del Mondo a Blatter

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Tutto facile, almeno all'inizio, per Italia e Spagna, che però rischiano d'incrociarsi già nei quarti (e il precedente di Euro 2008 non è beneaugurante per gli azzurri): questo l'esito del sorteggio di ieri che ha disegnato l'avvio ed il tabellone del mondiale. Agli azzurri toccherà il Paraguay il 14 giugno a Citta del Capo.   Poi a Nelspruit la Nuova Zelanda e nell'ultima gara del gruppo F la Slovacchia a Johannesburg. Meno bene sembra essere andata al Brasile, che nella prima fase dovrà vedersela con la Costa d'Avorio di Drogba ed il Portogallo di Cristiano Ronaldo: in una grande manifestazione la Seleçao non affronta i «cugini» da Inghilterra '66, e quella volta vinse Eusebio. Argentina e Nigeria trasferiscono a livello mondiale la sfida che per due volte, Atlanta 1996 e Pechino 2008, ha messo in palio l'oro olimpico. Per Roberto Mancini, possibile nuovo ct delle «Super Aquile», sarebbe davvero un confronto stimolante. Quanto a Diego Maradona, ora ct e non più numero 10, avrà anche la possibilità di ripetere l'urlo dentro la telecamera del 1994: anche stavolta gli è toccata la Grecia, e il «Pibe» spera che stavolta a dare spettacolo sia il suo erede Messi e soprattutto che il Mondiale sudafricano per la selezione biancoceleste vada a finire meglio di quello americano. Tra le favorite c'è l'Inghilterra di Fabio Capello, che se compisse l'impresa potrebbe diventare Sir e non nasconde la sua voglia di vincere. Il tutto però evitando di essere snob come la squadra dei «maestru» del 1950, che in Brasile si fece battere dagli sconosciuti semiprofessionisti degli Usa, che nel frattempo sono anche cresciuti molto. Per questo anche Beckham, subito dopo il sorteggio, ha invitato alla prudenza: oltretutto parla con cognizione di causa visto che lui in America ci gioca, seppure part-time, con Los Angeles.   L'Olanda arriva al Mondiale dopo un filotto di tutte vittorie nelle qualificazioni (come il Brasile del 1970) e ora vorrebbe continuare, Danimarca, Camerun e Giappone permettendo. La Germania ha un gruppo di ferro, con Ghana, Serbia ed Australia, e farà bene a sottovalutare queste avversarie, specie se gli africani dovessero contare anche su Mario Balotelli (il ct Milovan Rajevac sarà la prossima settimana in Italia per provare a convincere l'interista, con l'aiuto di Muntari). Sono tante le riflessioni provocate dal sorteggio di questo Mondiale d'inverno che comincerà il prossimo 11 giugno a Johannesburg con la sfida tra il Sudafrica padrone di casa, che ha richiamato in fretta e furia Carlos Alberto Parreira per provare a fare il miracolo di passare il turno, e quel Messico che non ha gradito di essere stato inserito nell'urna delle squadre più deboli. Avrà subito la possibilità di dimostrare sul campo che quello della Fifa è stato uno sbaglio. Ad onore della federazione internazionale va detto che questa volta il sorteggio non ha dato l'impressione di voler favorire la nazionale di casa, come spesso è accaduto in passato: i Bafana Bafana dovranno vedersela anche con Francia ed Uruguay e non è affatto detto che superino la prima fase. C'è anche il caso curioso di un girone quasi «monolingua», perché alla Spagna sono toccate Cile ed Honduras, nazionale quest'ultima che ha «rischiato» di vincere la Gold Cup, ovvero il proprio trofeo continentale, proprio mentre nel paese era in corso un colpo di stato. Unica intrusa in questo gruppo così latino è la Svizzera, outsider che vorrebbe far vedere che anche la nazionale maggiore, e non solo quella under 17, è capace di memorabili imprese.  

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