Il «cul» di Lippi non fallisce neanche stavolta

Un'atmosferada magia, quella di un sorteggio che ha compiuto il miracolo di regalare simpatia perfino al colonnello Sepp Blatter. E nel cielo sereno di Capetown ha preso a splendere lo stellone di casa nostra. Hai voglia a dire che, in prospetttiva, dopo la fase a gironi sul nostro orizzonte appariranno le ombre minacciose del Brasile e della Spagna, come noi nella parte bassa del tabellone, ma intanto sembra proprio che l'urna ci abbia riservato la più agevole delle possibili fasi di avvio. Niente Francia, niente Portogallo, niente africane, ma neanche la bella Serbia attuale, l'avversario numero uno rimane il Paraguay, a lungo dominatore delle qualificazioni sudamericane e forte di qualche recente successo importante a livello giovanile. pochi precedenti significativi a livello mondiale. La Slovacchia di Marek Hamsik ha poche firme prestigiose, diciamo Skrtel del Liverpool e il bomber Vittek, anche esperienza limitata. La Nuova Zelanda era la squadra che tutti avrebbero voluto come rivale, questa è buona sorte con la C maiuscola, vediamo di meritarcela. Poiché italiano è Fabio Capello, alla festa ha partecipato anche lui, con vivo apprezzamento per la composizione del gruppo, Stati Uniti, Algeria e Slovenia non possono spaventare la sua Inghilterra. Sorteggio stavolta senza sospetti, durissimo il gruppo dei padroni di casa con la Francia, l'Uruguay e il Messico, non c'era Matthaus a girarsi le palline tra le dita come in Germania. Cammino in discesa per la Spagna, Grecia, Sud Corea e Nigeria insidie per l'Argentina, poco da divertirsi per il Brasile, alle prese con Cristiano Ronaldo e Drogba, alfieri di Portogallo e Costa d'Avorio. Grande equilibrio nei gironi della Germania, Serbia e Nigeria ambiziose, e dell'Olanda, che oltre ai danesi e al Camerun ha pescato l'asiatica più illustre, il Giappone. Lippi ha detto di non avere motivi di esultanza, Pinocchio non avrebbe trovato parole diverse.