Alla fine conta stare in forma a metà giugno
Siscoprono le griglie degli otto gironi da quattro che dall'11 giugno all'11 luglio dell'anno prossimo daranno vita al mondiale in Sud Africa. Attenzione: se per l'Italia o per l'Inghilterra o una delle altre sei teste di serie il sorteggio sarà tosto, tutti i cittì - statene certi - diranno: tanto prima o poi le devi incontrare tutte se vuoi vincere. Se sarà facile, invece, ci sarà un esercizio di pessimismo cosmico, della serie: guai a sottovalutare Nuova Zelanda o Slovenia o Honduras. Bene, appurato che spesso nei commenti si dicono un sacco di bugie ecco la morale della storia: la Fifa punisce la Francia che con la mano di Henry ha fatto fuori la povera Irlanda di Trapattoni, e la lista delle teste di serie subisce una sorta di tsunami politico-sportivo. L'Olanda sballa i conti e fa sì che la Francia punita, diventi un cliente pericolosissimo per tutti, la vera mina vagante da evitare. E non solo perché finalista dell'ultima edizione, ma perché - al netto delle presunzione e delle scemenze tattiche di Domenech, il cittì che vince a mani basse il premio antipatia fino al 2020 - quella è una nazionale davvero imprevedibile. Può vincere come nel '98, uscire al primo turno come nel 2002, o arrivare ai rigori della finale come tre anni e mezzo fa. Allora, accertato che Blatter si lega al dito chi gioca con le mani, ecco gli scenari che oggi pomeriggio potrebbero capitarci tra capo e collo. Marcello Lippi si potrebbe godere un bel sigaro stasera, davanti all'Oceano Atlantico e sotto Table Mountain, se l'urna dovesse raccontare un girone così sistemato: Nuova Zelanda, Algeria e Slovenia. Compitino facile facile, altro che storie. Perché se vuoi arrivare fino in fondo in un mondiale - almeno per quanto ci riguarda - meglio partire maluccio. Ricordate? Il Camerun con Bearzot? O gli Stati Uniti in Germania? Dunque, al netto delle chiacchere e delle scaramanzie, se la sorte dovesse benedire un siffatto girone, - siamo sicuro - ci sarebbero brindisi col sontuoso vino delle farm sudafricane tra la delegazione azzurra. C'è anche il rovescio della questione: le palline che ci sbeffeggiano e così noi, da campioni del mondo in carica, che ce la giochiamo per accedere agli ottavi con Francia - ma è una persecuzione - Costa d'Avorio (Drogba, avete presente?) e gli Stati Uniti, sul cui valore non c'è bisogno di fare ulteriori verifiche. Diciamo che tra la passeggiata di salute e le pezze fredde per placare la febbre da eliminazione, c'è una via di mezzo: un Italia con Grecia, Messico e Paraguay. Ma le combinazioni, ovviamente, sono tantissime, e riguardano anche nazionali che a noi non evocano piacevoli ricordi come le due Coree. Vedremo. Stasera il primo passo per difendere la coppa. Poi, certo: essere in forma e determinati a giugno, con gli uomini più in forma, sarà la migliore garanzia. Quella che davvero ti può far dire: non temo nessuno, se voglio vincere li posso e li devo battere tutti.