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E Del Piero rialza la Signora

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Allenamento della Juventus a Vinovo, nella foto Alessandro Del Piero

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TORINO Già nel post partita di Cagliari circolavano voci di una possibile contestazione dei tifosi al ritorno della squadra. E così è stato: dopo una giornata di riposo concessa da Ferrara, la squadra si è ripresentata ieri mattina nel centro sportivo di Vinovo dove un gruppo di sostenitori bianconeri ha esposto uno striscione emblematico: «Con le parole il tricolore, ma in campo scendete senza onore. Più rispetto per noi». Clima non certo disteso dopo le due sconfitte consecutive, come si è evinto anche dalla lunga chiacchierata di circa 20 minuti che il tecnico Ferrara ha fatto con la squadra prima dell'inizio dell'allenamento. Il tutto alla presenza del ds Alessio Secco. La squadra ha lavorato sul campo svolgendo una prima parte tecnica, concludendo con una serie di ripetute. Con il gruppo si è allenato per buona parte della seduta anche Salihamidzic, che lentamente sta riprendendo a pieno regime. Lavoro differenziato per Grosso, Trezeguet, Sissoko e Marrone. Assenti Iaquinta e Chiellini, il primo ancora alle prese con i postumi dell'intervento al menisco, il secondo a riposo dopo l'operazione al naso subita lunedì scorso. «La responsabilità della crisi è anche nostra, perchè siamo noi che scendiamo in campo». Anche il capitano Alessandro Del Piero inquadra la situazione della Juve lanciando un messaggio di ottimismo: «Abbiamo passato altri momenti di difficoltà, ma ci siamo sempre ripresi. Succederà anche questa volta, se saremo uniti, perchè questo elemento fa la differenza. L'aspetto positivo è che guardandoci negli occhi, già oggi (ieri n.d.r.) abbiamo capito di essere tutti sulla stessa lunghezza d'onda. Siamo con Ferrara, perchè l'unione fa la differenza, come succede in tutti i campi della vita». Nella sfida contro l'Inter, si temono cori razzisti contro Balotelli: «Da tradizione, la Juventus è legata a personaggi come l'Avvocato Agnelli, un uomo di classe - ha dichiarato il tifoso vip Giorgio Faletti - nostri sostenitori devono comportarsi allo stesso modo. Sulla nostra maglia convivono il bianco e il nero, questo vorrà pur dire qualcosa. So che è difficile non farsi prendere dall'entusiasmo, ma bisogna comportarsi in modo civile, ricordandosi che in campo non ci sono nemici, ma solo degli avversari che non vanno giudicati a prescindere dal fatto che abbiano un'altra maglia o un diverso colore della pelle».  

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