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La fiducia di Lotito "Ballardini rimane"

Lotito

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Numeri da retrocessione, squadra in crisi reduce dall'ennesimo deludente pareggio, la squadra non vince da tre mesi in campionato eppure Lotito non molla di un metro. Sposa la linea conservativa, non se la sente di smentire la scelta di cinque mesi fa quando chiamò Ballardini per ripartire con un nuovo progetto dopo la rottura con Delio Rossi. Lotito rompe il silenzio che si era imposto per rispondere alle domande che gli aveva rivoltò la trasmissione «Lazialità in tv». Conferma Ballardini, critica Pandev e Ledesma e si aspetta la reazione dei suoi giocatori: «Società e allenatore hanno fatto il loro. Se poi Rocchi non fa gol, Zarate neanche, nessuno segna è chiaro che le partite non si vincono. L'ambiente, certo, non aiuta. La contestazione verso di me non è mai cessata, anche quando abbiamo conquistato la Coppa Italia, e la Supercoppa a Pechino c'era chi gridava "Lotito m....!". Mi sembra che la squadra stia riprendendo anima. Ripeto: bisogna che qualcosa si sblocchi nella testa dei giocatori. In campo, poi, serve anche l'aiuto del pubblico. Pandev? Questa è una questione che riguarda la Procura della Repubblica. A giorni saprete e qualcuno si ricrederà. Ledesma? Dicono che volevo le sue scuse. Nei giorni scorsi gli ho mandato una lettera che lui doveva restituirmi con la sua firma. Gliela leggo: "In questi ultimi mesi sono nate incomprensioni fra me e la società, fonte di tensioni all'interno dello spogliatoio e nei rapporti con la tifoseria. Non ritengo di avere responsabilità a riguardo, ma se tutto questo, anche se involontariamente, qualche problema ha comportato, me ne scuso. Adesso, comunque, tutti insieme diamoci da fare per il bene della Lazio". Ecco: le sembra una lettera di scuse a Lotito? Io la ritengo fondamentale ai fini di un reintegro sul quale parte dei giocatori e parte dei tifosi non erano e non sono d'accordo. Non ci dimentichiamo che Ledesma da mesi non si parlava con Delio Rossi e che mezza squadra era contro di lui. Sa qual è stata la risposta di Ledesma? Mi ha fatto dire che le scuse gliele dovevo fare io. Ballardini? Non è un problema lui. Non mi ha mai chiesto di reintegrare Ledesma e Pandev, giuro su Dio. Se la palla nessuno la butta dentro, non è colpa di Ballardini. Il problema sta nella testa dei giocatori, non nell'allenatore. E poi, non vi bastano gli esempi dell'Atalanta, del Livorno, del Bologna, del Siena? Hanno cambiato allenatore stando sul fondo della classifica e lì sono rimaste. L'ultimo cambio di panchina è stato quello del Palermo dove Delio Rossi ha debuttato con una sconfitta». Così parlò Lotito.

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