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Il derby può esonerare Ballardini

L'allenatore della Lazio Davide Ballardini

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I numeri hanno sempre ragione. E i numeri dicono che questa Lazio non vince da 12 partite di campionato. Tredici punti in classifica, sette conquistati in trasferta, sei all'Olimpico nelle otto sfide disputate nello stadio amico. Sono numeri da retrocessione, o poco ci manca. Il tecnico ha una settimana di tempo per cercare di rimettere in piedi la baracca: mercoledì sera a Salisburgo la sua squadra si giocherà gran parte delle possibilità di restare in Europa League.   Serve un successo, possibilmente largo, per continuare ad alimentare speranze di qualificazione. Quattro giorni più tardi ci sarà il derby della capitale, la madre di tutte le partite all'ombra del Colosseo. Il baratro è a un passo, il terz'ultimo posto dista un solo punto. Dal punto più basso della gestione Lotito, l'allenatore Ballardini dovrà ripartire per provare a rianimare un organico più scarso rispetto a quello della passata stagione che riuscì a salvare la faccia soltanto grazie alla conquista della Coppa Italia. Stamattina la Lazio si ritroverà nel centro sportivo di Formello per preparare la decisiva sfida contro gli austriaci: domani pomeriggio la squadra volerà in Austria, tornerà subito dopo la partita contro il Salisburgo.   E' probabile - ma non certo - che la comitiva laziale vada in ritiro per preparare in tutta tranquillità il derby contro la Roma. Una possibilità invisa allo spogliatoio, quindici giorni di full immersion a Formello durante la sosta hanno portato due punti in altrettante sfide, e zero gol segnati. Il ritiro non serve, la professionalità dei giocatori verrebbe svilita, le responsabilità di una stagione disastrosa caricate solo ed esclusivamente sulle spalle dei calciatori e dello staff tecnico. Sarebbe una lettura distorta, lontana dalla realtà dei fatti, che condannerebbe soltanto calciatori e Ballardini: troppo facile. Le esclusioni di Ledesma e Pandev pesano come macigni sull'economia dei risultati dei biancocelesti: dopo i ricorsi dei due al Collegio Arbitrale potrebbero gravare anche sul bilancio del club, con inevitabile reazione dei piccoli azionisti della Lazio. La società, tuttavia, non ha ancora comunicato nulla ai suoi giocatori, ma i dirigenti stanno prendendo in considerazione tale ipotesi. Il derby sembra essere l'ultima chiamata per Ballardini: un ko contro i giallorossi chiuderebbe l'avventura romana del tecnico di Ravenna. Al termine della partita di ieri contro il Bologna ha avuto un confronto con il diesse Tare: toni accesi, aria da ultimatum. La società si sta già guardando intorno: gira insistentemente il nome di Sinisa Mihajlovic come eventuale sostituto. Da giocatore della Lazio è stato un monumento, da tecnico ha vissuto un'esperienza non troppo fortunata a Bologna dopo essere stato al fianco di Roberto Mancini nei primi anni di Inter. Ma quello di Ballardini e del suo staff non è un contratto leggero: il forziere di Formello sarebbe ulteriormente depauperato, il bilancio gravato da un accordo biennale da onorare.  

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