Roma con il tridente per volare
Tocca ancora a loro. Totti, Menez e Vucinic proveranno a trascinare la Roma oggi pomeriggio a Bergamo contro l'Atalanta dopo l'esperimento riuscito con il Bari. Ranieri deve rinunciare ancora a De Rossi ma fiuta il momento positivo della squadra e si è convinto a confermare l'assetto a trazione anteriore, distribuendo il talento dei tre attaccanti nel 4-2-3-1. Il tecnico non lo dice, ma le scelte per l'attacco sembrano fatte, con il capitano che deve rispondere al gol di Di Natale per riprendersi la vetta dei marcatori e raggiungere Signori a 188 gol in A. «Domenica - spiega Ranieri - i tre attaccanti mi hanno soddisfatto. Possono essere usati insieme anche in trasferta. Però bisogna cantare e portare la croce. Se portiamo soltanto la croce non funziona. Loro devono cantare». La Roma non vince in trasferta da due mesi e mezzo, quando espugnò Siena nella prima partita della gestione Ranieri. L'allenatore non si fida neanche dell'Atalanta. «Sono andati in ritiro dopo la sconfitta in coppa Italia, sono arrabbiati. Uomo avvisato, mezzo salvato». Sperava di portare De Rossi almeno in panchina ma dopo ha deciso di lasciarlo a casa nonostante il centrocampista si fosse allenato senza problemi. Se ne riparla per l'Europa League, un trampolino di lancio in vista del derby di domenica prossima. «Daniele ha perso sette chili. Vogliamo farlo rientrare gradatamente. Magari giocherà un tempo giovedì con Basilea, poi sarà pronto per il derby». Le certezze di Ranieri su De Rossi riguardano il futuro. «Non va via - spiega il tecnico - al cento per cento. Altrimenti vado via pure io. Così siete sicuri che resto...». Il giocatore voleva esserci a Bergamo e ha lasciato Trigoria col broncio. Non sorride neanche Doni che si accomoderà ancora in panchina. «In questo momento Julio Sergio - conferma il tecnico - è il titolare. Sta facendo molto bene ed è doveroso continuare con lui, ma Doni non è affatto escluso o finito. Non mi ha dato fastidio niente del suo comportamento, i procuratori dovrebbero state un attimo più zitti». Nei pensieri di Ranieri c'è spazio anche per Menez, «è un diamante grezzo che va piano piano lavorato», il centravanti da cercare sul mercato, «non prenderemo uno per far contenti i tifosi ma un giocatore utile», e una futuribile ipotesi di difesa a tre «l'idea non mi dispiace» ammette l'allenatore che deve sciogliere l'unico dubbio di formazione proprio nel reparto arretrato. «Juan sta bene», ma può finire in panchina proprio lui, con il rientro di Motta a destra e Burdisso restituito all'unico ruolo in cui dà il meglio: difensore centrale.