È il Masters delle sorprese

NikolayDavydenko aveva perso 12 volte in altrettanti incontri con Federer con un bilancio complessivo di 27 set a 4 a favore dello svizzero ma la serie è stata interrotta ieri pomeriggio dal russo che si è imposto in tre set dopo un'ora e 56 minuti. Ovviamente non si è visto in campo il miglior Federer ma Davydenko ci ha messo molto del suo giocando con grande coraggio nei momenti decisivi. Come spesso gli succede Federer ha iniziato molto male. Ha ceduto tre dei primi quattro turni il servizio e il primo set per 6-2. Poi è cresciuto senza però mai diventare padrone del match. Il secondo set è stato deciso da un solo break ottenuto da Federer nel decimo gioco ma Davydenko è rimasto aggrappato alla partita confermando le sue qualità atletiche (è sicuramente il più rapido tra i tennisti in attività) ma prendendo anche molte iniziative quando l'andamento del gioco lo consentiva. Si pensava comunque che Federer potesse riuscire a risolvere il problema soprattutto quando Davydenko si è trovato 0-30 sul 5 a 4 Federer nel terzo set ma è stato proprio qui che il russo ha giocato il suo tennis migliore smentendo con autorità l'etichetta di tennista operaio che anchi'io in qualche occasione gli ho ingenerosamente attribuito. Si apre comunque, dopo un voluminoso dossier Nadal, anche una interessante discussione sul momento complicato di Federer che concluderà la stagione da numero uno ma che dopo aver raggiunto la finale nei quattro tornei del Grande Slam (vincendone due) ha mancato l'acuto nell'episodio conclusivo. Curiosamente il Masters non avrà in finale nessuno dei primi quattro giocatori del mondo. Non era mai successo in tutta la storia della competizione. Sarà Juan Martin del Potro a sfidare Nicolay Davydenko nella finale del Master Atp, in programma oggi pomeriggio. L'argentino, che ora può bissare il successo del suo connazionale David Nalbandian a Shanghai nel 2005, ha superato in semifinale Robin Soderling (7-6; 3-6; 7-6).Una vittoria di rimonta, quella del vincitore degli US Open. Perso il primo set al tie-break, del Potro trovava il break della parità nell'ottavo gioco del secondo set. Nella terza frazione break e contro-break, quindi tie-break vinto d'autorevolezza dall'argentino al secondo match-point.