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Sotto la Lanterna un derby di fuoco

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Cassano

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Stasera Genova sarà tutta per le sue squadre, che si affronteranno nel 55mo derby della Lanterna in serie A (18 le vittorie della Samp, 13 quelle del Genoa e 23 i pareggi nelle sfide precedenti). Allargando il discorso alla B e alla Coppa Italia quella di oggi sarà la stracittadina n.101, per la quale il Ferraris sarà esaurito in ogni ordine di posto. Le due squadre vi arrivano divise da appena 4 punti in classifica: 24 la Samp, 20 il Genoa, che si avvicina alla gara col dubbio Juric-Zapater e quello in attacco tra Crespo, Floccari e Figueroa. «Nei derby è difficile fare previsioni anche quando le disparità tra le due squadre sono differenti. Figuriamoci stavolta, in cui Genoa e Samp sono molto vicine come valori e classifica - dice il tecnico rossoblù Gasperini - di sicuro, per vincere, dovremo fare una partita da Genoa. E poi saremo noi a giocare in casa e anche questo conta. Quanto a Cassano è inutile che io stia qui ad elogiare le sue qualità, che ben conosciamo.Contro di lui, però, abbiamo giocato anche l'anno scorso, quando abbiamo vinto entrambi i derby». Il secondo con la tripletta di Milito, l'unica segnata nella storia della stracittadina genovese, della quale anche Delneri sottolinea la particolarità: «Il derby è una gara a se stante, che metto sullo stesso piano di una finale di coppa. Dunque sfugge ad ogni pronostico, anche se mi auguro che sia una partita maschia, ma corretta». A questo ci dovrà pensare Rosetti, che però nello 0-0 del 23-9-2007 scontentò tutti fischiando troppi falli, che finirono con l'accendere ancora di più gli animi. Speriamo che stavolta vada meglio. Delneri ha conosciuto il derby anche da calciatore della Samp, con la quale segnò il suo unico gol proprio al Genoa, addirittura da calcio d'angolo. Era il 7-12-1980 e la stracittadina, che poi finì 1-1, si giocava in B. «Un episodio che mi ha facilitato quest'estate quando sono tornato a Genova da allenatore - dice scherzando il tecnico friulano - Senza dubbio preparare un derby da giocatore è diverso: pensi a dare il massimo di te stesso in campo e possibilmente a vincere la gara. Da allenatore, invece, cerchi di trasmettere gli stimoli giusti ai ragazzi, ma senza metterli troppo sotto pressione, anche perché stavolta, con 24 punti, possiamo permetterci il lusso di scendere in campo tranquilli e con un solo obiettivo, la vittoria. Con una classifica peggiore sarebbe stato diverso». Anche con Delneri il discorso scivola poi su Cassano: «Ma la Samp non è solo Cassano e se marcherà lui qualcun altro dovrà essere lasciato libero. Anche l'Inter ha provato a fermare Antonio, ma poi il passaggio decisivo l'ha fatto Mannini e Pazzini è riuscito ad andare in gol regalandoci la vittoria». L'appuntamento è fissato per le 20.45, mentre alle 18.00 si giocherà Udinese-Livorno, una sorta di scontro diretto in chiave salvezza al quale guarderà con interesse anche la Lazio. I friulani hanno tre punti in più dei toscani, che con l'ex Cosmi hanno già conquistato tre vittorie importanti contro la Roma, l'Atalanta e il Genoa, un'altra delle sue vecchie squadre.

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