Ledesma-Lotito, è rottura
Niente da fare. Le speranze sono svanite di fronte al muro alzato dalla società. Lotito non arretra, chiede la lettera di scuse, Ledesma non ci sta, sarebbe stato d'accordo anche a fare una conferenza stampa congiunta pur di tornare a vestire la maglia della Lazio. «Bastava parlare di fraintendimenti reciproci», questa la mediazione che avrebbe consentito a tutte le parti di uscire bene da una situazione paradossale. Si è scelta la linea dura, meglio aprire un altro contenzioso legale piuttosto che recuperare un giocatore importante che poteva dare una mano decisiva a rialzare una squadra terz'ultima in classifica. Tant'è, oggi, con ogni probabilità partirà il ricorso del giocatore al collegio arbitrale per chiedere la rescissione unilaterale dell'attuale contratto in scadenza nel 2011. A meno di clamorosi ribaltoni notturni (il giocatore ha sperato fino all'ultimo in una chiamata del presidente per sbloccare la situazione), Cristian Ledesma proverà questa via per tornare a giocare. Se tutto andrà bene ci riuscirà nella prossima stagione visto che l'iter, come dimostra il caso Pandev, è molto lungo. A giugno o tramite l'articolo 17 oppure con la vittoria nella causa che va a cominiciare in Lega, l'argentino spera di poter tornare a fare quello che ha fatto benissimo per tre anni alla Lazio. Ha sempre onorato la maglia biancoceleste a volte con partite straordinarie, tipo il derby di tre anni anni fa, a volte con prove meno convincenti ma sempre con impegno totale. Tutto questo non è valso nulla solo perché Ledesma aveva rifiutato di rinnovare il contratto con Lotito perché sperava di fare un salto in alto nella sua carriera. Non è successo in estate, non si è cercato di ricucire dopo il famoso incontro del 22 agosto a Cortina (in quella sede sembrava che la situazione si fosse risolta). Promesse non mantenute, lo scontro è continuato fino all'incontro tra Tare e l'agente D'Ippolito che aveva riacceso la speranza. Spenta nel giro di 24 ore. Ora Ledesma è pronto rispettare quanto dichiarato in estate: niente Fiorentina, niente Napoli solo squadre di livello superiore alla Lazio. E così, come per Pandev, il club biancoceleste ci rimetterà un grande giocatore oltre che i soldi per la sua eventuale cessione. A meno che la notte non porti consiglio e il club faccia qualcosa per riaprire uno spiraglio e rafforzare subito un gruppo già in zona retrocessione.