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Ledesma-Lotito, è rottura

Claudio Lotito

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Niente da fare. Le speranze sono svanite di fronte al muro alzato dalla società. Lotito non arretra, chiede la lettera di scuse, Ledesma non ci sta, sarebbe stato d'accordo anche a fare una conferenza stampa congiunta pur di tornare a vestire la maglia della Lazio. «Bastava parlare di fraintendimenti reciproci», questa la mediazione che avrebbe consentito a tutte le parti di uscire bene da una situazione paradossale. Si è scelta la linea dura, meglio aprire un altro contenzioso legale piuttosto che recuperare un giocatore importante che poteva dare una mano decisiva a rialzare una squadra terz'ultima in classifica. Tant'è, oggi, con ogni probabilità partirà il ricorso del giocatore al collegio arbitrale per chiedere la rescissione unilaterale dell'attuale contratto in scadenza nel 2011. A meno di clamorosi ribaltoni notturni (il giocatore ha sperato fino all'ultimo in una chiamata del presidente per sbloccare la situazione), Cristian Ledesma proverà questa via per tornare a giocare. Se tutto andrà bene ci riuscirà nella prossima stagione visto che l'iter, come dimostra il caso Pandev, è molto lungo. A giugno o tramite l'articolo 17 oppure con la vittoria nella causa che va a cominiciare in Lega, l'argentino spera di poter tornare a fare quello che ha fatto benissimo per tre anni alla Lazio. Ha sempre onorato la maglia biancoceleste a volte con partite straordinarie, tipo il derby di tre anni anni fa, a volte con prove meno convincenti ma sempre con impegno totale. Tutto questo non è valso nulla solo perché Ledesma aveva rifiutato di rinnovare il contratto con Lotito perché sperava di fare un salto in alto nella sua carriera. Non è successo in estate, non si è cercato di ricucire dopo il famoso incontro del 22 agosto a Cortina (in quella sede sembrava che la situazione si fosse risolta). Promesse non mantenute, lo scontro è continuato fino all'incontro tra Tare e l'agente D'Ippolito che aveva riacceso la speranza. Spenta nel giro di 24 ore. Ora Ledesma è pronto rispettare quanto dichiarato in estate: niente Fiorentina, niente Napoli solo squadre di livello superiore alla Lazio. E così, come per Pandev, il club biancoceleste ci rimetterà un grande giocatore oltre che i soldi per la sua eventuale cessione. A meno che la notte non porti consiglio e il club faccia qualcosa per riaprire uno spiraglio e rafforzare subito un gruppo già in zona retrocessione.

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