Insulti a Balotelli, la Uefa indaga

Due indagini potrebbero scattare in tempi brevi da parte dell'Uefa e dalla Procura di Torino sui vergognosi cori razzisti degli ultrà della Juventus contro Balotelli, rispettivamente mercoledì sera in Champions a Bordeaux e domenica scorsa in campionato contro l'Udinese. Dopo la multa per l'episodio di domenica la Juve rischia un'altra sanzione in Europa, mentre le forze dell'ordine torinesi sono a caccia dei volti e dei nomi degli ultras coinvolti. Interviene anche la Federcalcio, annunciando nuove misure: «nessuno sconto a chi vuole tenere in ostaggio il calcio». Ma il caso Balotelli va oltre, e approda anche alla Camera. L'eco del coro «un nero non può essere italiano» è finito anche in Parlamento sollevando l'indignazione soprattutto delle forze di opposizione che chiedono un intervento forte al Governo perchè episodi razzisti come questi non si ripetano più. Prima di avviare una sua indagine l'Uefa attende entro domani i rapporti dell'arbitro e del delegato. Dura la reazione della Federcalcio: «Siamo in prima linea per un contrasto assoluto al razzismo, in ogni sua forma: nessuno sconto a chi discrimina o a gruppi di persone che pretendono di fatto di tenere in ostaggio tutto un sistema» dice il presidente Giancarlo Abete.  Approfondimenti sono in corso da parte della Procura federale su Bologna-Inter. Intanto i cori di campionato sono al vaglio delle forze dell'ordine (per quelli di ieri in Francia gli investigatori italiani non possono procedere) in base alla cosiddetta legge Mancino. Attraverso le immagini delle telecamere di sicurezza dell'Olimpico dovrebbero essere individuati gli ultrà autori dei cori. Non tutti però sono d'accordo sul tenore razzista dei cori. Tra questi il ct azzurro Marcello Lippi («È una corrente di antipatia, ovviamente da condannare, verso un giocatore di grandi qualità e dal temperamento combattente») e quello della Under 21 Pierluigi Casiraghi («Non è una questione di razzismo, è la sua personalità che dà fastidio»). Di atto razzista parla invece il centrocampista della Juve Sissoko: «Noi giocatori abbiamo ribadito in ogni occasione la nostra posizione, abbiamo fatto il possibile». Le vicende calcistiche hanno subito innescato il forcing del Parlamento. Un'interrogazione è stata presentata dal deputato Pd Giorgio Merlo, che chiede al Governo «come si intendono applicare le norme Uefa che prevedono anche le interruzioni delle partite quando si verificano manifestazioni di aperto ed esplicito razzismo». Tanto più, ricorda ancora Merlo, che tra dieci giorni è in programma la sfida tra Juventus e Inter, che lo scorso sempre per lo stesso motivo costò ai bianconeri un turno a porte chiuse. Un'inasprimento delle pene viene chiesto dall'Italia dei Valori, che ha annunciato la presentazione di una proposta di legge «contro l'odioso fenomeno dei cori razzisti negli stadi». Anche il Pdci ha chiesto in una lettera l'intervento del ministro Meloni affermando che i cori razzisti a Balotelli «non sono degni di un Paese civile» e sono «da allarme sociale».