Cassano addio Totti più vicino
{{IMG_SX}}Cassano addio Sudafrica, Totti si avvicina. Ma all'orizzonte per l'Italia di Marcello Lippi c'è anche un problema Gattuso. A una settimana dall'ultimo appuntamento azzurro, quello di Cesena chiuso dai fischi al suo nome, il ct torna a parlare delle sue convinzioni sul prossimo Mondiale, rafforzando l'idea che per l'attaccante del Bari le porte dell'Italia siano chiusissime. «Mi danno dell'arrogante e del testardo, ma io sono solo coerente: e per difendere le mie idee vado contro tutto e tutti, anche contro i camion», ha ricordato Lippi in un'intervista a "L'Espresso" in edicola oggi. Ma non aveva detto, prima del 2006, che Cassano è un bravo ragazzo?, è la domanda rivolta al commissario tecnico. «A me dispiace molto per lui proprio perchè è un bravo ragazzo. Ma si è creata una situazione incredibile. Gli auguri per il matrimonio del 19 giugno? Non vorrei essere travisato», è stata la risposta di Lippi. Alla domanda su come sia possibile non chiamare Totti dopo triplette come quella di domenica, Lippi - che pure mette il romanista sul piano di giocatori di talento come Cassano e Del Piero, entrambi destinati a rimanere a casa - precisa: «Tra noi due c'è grande stima reciproca. Ora deve solo pensare a giocare con serenità». Ovvero quel che manca a un altro pilastro azzurro della vittoria 2006, Rino Gattuso: oggi il centrocampista del Milan è uscito allo scoperto, denunciando il malessere per una stagione da seconda linea, e di fatto ha ufficializzato che entro fine anno chiarirà col suo club se non sarà il caso di essere ceduto. In questo caso si parlerebbe di estero, con la Premier in testa. Sia che giochi poco sia che emigri, sarebbe comunque un problema in più per il tecnico azzurro. «In tanti dicono che sono testardo e arrogante - è il filo del discorso di Lippi a "L'Espresso" -. Il mio vero difetto è invece la coerenza. Tifosi e giornali sono come i partiti politici. Per la Nazionale ognuno ha il suo candidato. È legittimo, per carità. Ma io seguo con convinzione le mie idee. E quando non do spiegazioni è perchè sono certo che ci costruirebbero su altre polemiche». «So bene - prosegue il ct - che se in Sudafrica perdo mi massacreranno. L'ingratitudine è figlia di questi tempi. Ma io la faccia ce la metto sempre». «Da ciascuno dei miei giocatori pretendo che metta le sue qualità al servizio dei compagni. È l'unico modo che conosco per costruire una grande squadra. Cassano fuori per questo? È una vostra considerazione», l'aggiunta, prima di tornare sul gossip-Cassano. «Vedo episodi brutti. Gente che cerca di sobillare - aggiunge Lippi tornando sull'episodio della contestazione di Francavilla a mare - A "Striscia la notizia" si sono addirittura inventati che ce l'ho con Antonio perchè fuori di una discoteca avrebbe preso a cazzotti mio figlio Davide.