Lottomatica, un'altra disfatta
Basket Dopo la sconfitta di Siena, continua il momento no della squadra di Gentile
23-21alla sirena, poi la lunga cavalcata dell'Olimpia, impostasi 87-70, che si è guadagnata i primi due punti in Eurolega piazzando un devastante 25-7, frutto di buone giocate e della infinita pochezza tecnica dell'armatina Brancaleone di giallorosso vestita, che ha così aperto falle nelle certezze dei giocatori e di chi credeva che questa squadra avesse risorse per fare bene in Europa e in campionato. A guidare la travolgente serata degli sloveni l'ex tanto atteso, Sani Becirovic (24 punti, 5 rimbalzi, 6 assist). A molti saranno fischiate le orecchie, specialmente a chi nella scorsa stagione decantava la paterna amicizia che lo legava al giocatore e alle spalle lo pugnalava con riportini spallettiani, che hanno avuto il loro culmine con la consegna sul tavolo del presidente Toti della traduzione dallo sloveno dell'intervista che gli è costata la lista di proscrizione. Dire che la mossa fu avventata è poco e mangiarsi oggi le mani, di fronte all'infinito talento di Saniboy, non serve a nulla. Lui la sua rivincita sugli pseudo conoscitori del basket che gironzolano attorno a Toti e gli sussurrano consigli nelle orecchie se l'è presa e si gode una squadra che ora ha instillato nella mente virtussina qualche dubbio sul certo approdo alle Top 16. Il vantaggio su Lubiana e Maroussi è ancora confortante ma con tutto il girone di ritorno da giocare il segnale arrivato da Lubiana preoccupa. Tanto quanto il nulla visto sul parquet. Giusto 10''in equilibrio ma già segnati da 4 palle perse e poi dal 23-21 di squadra in campo ce ne è stata una sola. L'Olimpia esaltata dall'ispirato Becirovic, che s'è preso il lusso di un terzo tempo solitario con la difesa capitolina schierata, cosa difficile da vedere perfino nel campionato propaganda, ha trovato anche nell'altro ex, il claudicante Iliveski, un killer nel delitto perfetto. Gentile ha iniziato un tourbillon di uomini in cui s'è ben presto perso quanto i suoi e il buio è calato pesante. Non bastano le assenze di Gigli e di Datome (non sarà stato affrettato il suo recupero?) a giustificare la figuraccia. A Siena - 25, a Lubiana - 17 , per un totale di - 42 in tre giorni. Pensare che domenica al Palalottomatica gli attori, protagonisti e comparse in canotta e no, di queste giornate da dimenticare saranno accolti da applausi, rose e fiori vorrebbe dire mancare di rispetto alla gente.