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Del Potro risorge

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RinoTommasi In attesa di verificare oggi la condizione ed eventualmente le prospettive della nuova carriera di Rafael Nadal che si gioca, contro Nikolay Davydenko qualcosa di più delle poche possibilità di vincere il suo primo Masters, il torneo mantiene in corsa l'argentino Juan Martin Del Potro. Battendo il solido spagnolo Fernando Verdasco, Del Potro ha confermato le sue belle qualità che del resto avevano già avuto l'autorevole conferma di un torneo del Grande Slam, l'Open degli Stati Uniti conquistato nel settembre scorso battendo in finale Roger Federer. Come aveva fatto Davydenko il giorno prima contro Djokovic, Verdasco è uscito molto bene dal confronto recuperando da 2-5 e annullando due match point nel terzo set prima di arrendersi nel tie-break decisivo. L'incontro tra i due sconfitti nella prima giornata del Masters costituisce una specie di spareggio perché mantiene vive le speranze del vincitore, mentre cancella quasi del tutto, anche se non matematicamente, le speranze dello sconfitto. Battuto da Murray, Del Potro aveva assolutamente bisogno di superare Verdasco che, dopo aver messo in gravi difficoltà Federer, ne aveva subito alla fine il ritorno. Questa partita è stata molto simile a quella che si era giocata la sera prima, nella quale Davydenko si era arreso in tre set contro Djokovic in una partita che era la rivincita della finale dell'anno scorso, vinta in due set dal giocatore serbo. Questa volta invece il confronto ha avuto una storia diversa, perché Davydenko si è aggiudicato il primo set ed è rimasto gagliardamente in partita anche nel terzo, quando si poteva immaginare che Djokovic, come spesso accade in questa situazioni, prendesse il largo. In effetti Djokovic, dopo aver vinto di misura il secondo set, ha preso un break di vantaggio nel terzo, ma con le poche energie e con tutto il coraggio che gli erano rimasti Davydenko è riuscito a rimontare fino al 5 pari, costringendo Djokovic ad un supplemento di fatica per evitare i rischi di un tie-break decisivo. Mi occuperò domani dell'ultimo incontro di ieri sera, la sfida tra Federer e Murray, rammaricandomi ancora una volta per una programmazione che non tiene in nessun contro le esigenze dei maggiori quotidiani del continente.

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