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Lazio, è Stendardo il primo acquisto

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Guglielmo Stendardo

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Da Napoli a Napoli, passando per Firenze. E' la storia di Guglielmo Stendardo, difensore biancoceleste che domenica prossima potrebbe tornare a giocare una partita con la maglia della Lazio dopo quasi due anni. L'ultima apparizione in campionato risale al 20 gennaio 2008: al San Paolo finì 2-2 con i gol di marca laziale firmati da Ledesma e Pandev. La squadra di Delio Rossi venne raggiunta quattro minuti oltre il novantesimo da una rete di Hamsik. L'ultima presenza di Stendardo con la maglia della Lazio risale invece al 24 gennaio 2008, nella sfida di coppa Italia contro la Fiorentina. L'idillio tra giocatore e allenatore si era interrotto qualche settimana prima, in occasione della partita di Champions League disputata in Spagna contro il Real Madrid. L'esclusione dalla formazione titolare al Santiago Bernabeu segnò l'inizio di un esilio durato fino a qualche settimana fa. Nel gennaio del 2008, infatti, insieme al rinnovo contrattuale arrivò anche la cessione in prestito alla Juventus: sei mesi a Torino, con la prospettiva di restarci ancora a lungo, se non fosse per la cifra fuori mercato del riscatto - 10 milioni di euro n.d.r. - fissata dal club biancoceleste. Il diesse juventino Alessio Secco si fermò davanti alla richiesta impossibile di Lotito. Quindi il ritorno alla Lazio, l'esclusione dagli allenamenti, l'istanza di reintegro in rosa, la causa vinta davanti al Collegio arbitrale, il risarcimento ottenuto e, infine, la marcia indietro. Tutto all'interno dell'avventura a Lecce nell'ennesima cessione in prestito. Ora si riparte: Ballardini vorrebbe schierarlo sin dal primo minuto accanto a Radu. Permane l'emergenza a centrocampo: Matuzalem e Foggia non si sono allenati, le probabilità di vederli in campo sono minime, Dabo è indisponibile così come Perpetuini. Si va verso un 4-3-2-1 con Meghni e Zarate alle spalle di Cruz, sempre che il franco-algerino sia nelle condizioni di giocare (ieri Meghni è uscito zoppicando dopo 57 minuti di Egitto-Algeria). Centrocampo a tre formato da Brocchi, Baronio e Mauri. Sugli esterni di difesa ci saranno Lichtsteiner e Kolarov, in porta Muslera. La Lazio è a corto di centrocampisti, potrebbe essere ripescato anche Firmani per far fronte all'emergenza: con Meghni fuori causa, probabile 4-4-2. Ballardini farà la conta oggi, prima della partenza per il ritiro di Napoli.

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