La Nazionale batte la Svezia
Se Marcello Lippi cercava risposte convincenti dai giovani azzurri, può dire di averle trovate nell'amichevole di Cesena con la Svezia. Se sperava che calasse l'oblio sul caso Cassano, aveva invece fatto male i conti, visto che il pubblico romagnolo non ha risparmiato fischi al ct azzurro e striscioni e cori dedicati al genietto barese. Il giochino insomma continua, e andrà avanti probabilmente fino a Sudafrica 2010. Ci penseremo, intanto c'è una partita di cui parlare. Nel breve tempo che l'Italia utilizza per familiarizzare con le misure del campo, la Svezia si prende qualche confidenza: come ad esempio al 3', quando Elmander pesca Hysen bravo a eludere il fuorigioco azzurro e a concludere, ma sfortunato a trovare sulla sua strada un Marchetti già più che in partita; e che il portiere non sia tipo facile a distrazioni, lo si capisce sugli sviluppi del conseguente corner, quando il numero uno del Cagliari sfodera un'altra prodezza per strozzare in gola l'urlo del gol a Mellberg (ci avrebbe comunque pensato l'arbitro, visto che sull'azione c'era un fuorigioco svedese). Passata la buriana iniziale, l'Italia cresce e non passano che 5' ed è Isaksson a doversi impegnare sui colpi di testa di Chiellini e poi di Legrottaglie. Al 20' Maggio crossa da destra e Di Natale tira bene al volo; sulla respinta del portiere svedese, irrompe Biondini che però va a solo pochi centimetri dal gol nella sua città. Gli ospiti ci riprovano (male) con Elmander al 23', ma la pressione degli uomini di Lippi conduce al gol: al 28' su corner di Maggio, Pazzini sfiora di testa e trova così un assist per Chiellini che incorna con la porta spalancata e porta in vantaggio gli azzurri. L'Italia delle seconde linee non è affatto male, Candreva garantisce spinta a sinistra, idem Maggio a destra, Biondini e Montolivo dominano a centrocampo, le punte fanno molto movimento e i centrali difensivi controllano gli attaccanti avversari (tra cui un Ibrahimovic svogliato e ormai prossimo all'addio alla nazionale) e cercano ripetutamente fortuna in avanti: il primo tempo si chiude con un altro colpo di testa a colpo quasi sicuro di Chiellini, ma stavolta Isaksson ci mette una pezza. Le sostituzioni volute da Lippi cambiano ovviamente la squadra nella ripresa. Cassani (all'esordio), Galloppa e Rossi entrano subito, poi è la volta di Bocchetti, poi ancora Palombo, e infine Camoranesi. Ma tra un cambio e l'altro non succede niente di rilevante, anche se l'impegno dei nostri rimane (con un Di Natale sugli scudi). Finisce 1-0, e l'appuntamento con l'Italia è per marzo: per allora Lippi saprà quali avversari affronterà nel girone Mondiale, e gli esperimenti probabilmente finiranno.