Dai giovani una lezione ai senatori
Una vittoria di misura, ma legittima, gol di Chiellini, il migliore con Totò Di Natale, peccato per i troppi cambi nella ripresa, dopo un tempo ben giocato dagli Azzurri. Molto meglio, dopo aver visto nella vetrina di Pescara le statuine dei senatori appagati, quelli che nella stessa vetrina azzurra cercano una visibilità, per sognare l'evento sudafricano. A Cesena quasi tutte seconde linee: pure, al di là dello slancio e dell'impegno, si è visto quel gioco da tempo latitante. Candreva capace di ribadire una personalità sorprendente per un giovane lontano da platee illustri, ma anche Biondini ha macinato chilometri, diciamo che nessuno ha demeritato. Arrivederci a primavera. Dei sei «pass» disponibili, il primo lo ha staccato l'Algeria, ritrovando un po' di quella fortuna con la quale era in credito per quel gol che, al quinto minuto di recupero, aveva portato l'Egitto allo spareggio di Khartoum. Clima quasi surreale, diecimila tifosi delle duellanti equamente divisi, stadio presidiato da una marea di tute mimetiche, mobilitato l'intero esercito sudanese, scongiurato il bagno di sangue temuto dopo l'agguato contro gli algerini al Cairo. Una promozione che parla anche italiano, il laziale Meghni e il senese Ghezzal tra i protagonisti dell'impresa. Non si smentisce Otto Rehhagel, il re delle sorprese, la Grecia che il tecnico aveva guidato a un trionfo europeo va a conquistarsi la qualificazione in Ucraina, dopo che il pari bianco di Atene aveva reso euforici Sheva e compagni. crudamente disillusi. Salvo il Portogallo in Bosnia, l'esperienza ha avuto peso determinante. La stessa esperienza, però, non è bastata alla Russia di Hiddink, fuori dal Mondiale con grande merito alla giovane Slovenia, brava e fortunata per quel gol nel finale della partita di anadata, dopo che il doppio vantaggio aveva reso fin troppo tranquilla la formazione di casa. Chiusura amara per il Trap e la sua Irlanda: già bravissimi a guadagnarsi i supplementari in Francia, traditi infine da un arbitro svedese con gravi problemi di vista, il gol di Gallas viziato da un evidente fallo di mano di Henry. E l'Eire aveva mancato un clamoroso match-point prima del novamtesimo. Peccato.