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Roma, per vincere serve Totti

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Francesco Totti, sullo sfondo Claudio Ranieri

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Come prima, più di prima. Per Francesco Totti parlano sempre i numeri. Quelli che lo accompagnano dall'inizio della carriera e lo supportano in modo evidente anche in questo avvio di stagione. Undici punti su quindici conquistati dalla Roma di Ranieri in campionato sono arrivati quando c'era lui in campo. E, guarda caso, la squadra ha perso tre volte di fila non appena si è infortunato. Prima della «pizzicata» al ginocchio e il successivo intervento chirurgico, il capitano aveva trascinato una Roma che si era riscoperta imbattibile con il nuovo allenatore. Segnando cinque gol, tutti decisivi dopo quello ininfluente di Genova, senza dimenticare i dieci centri nei preliminari di Europa League. Grazie ai suoi colpi Ranieri ha ottenuto tre vittorie (Siena, Fiorentina e Napoli) e due pareggi in Sicilia. Poi il crollo tra Milano e Udine, quindi la timida risalita col Bologna e nel San Siro interista. Ma Totti non c'era. Domenica prossima all'Olimpico con il Bari la Roma lo ritroverà: per Ranieri sarà come scovare l'acqua nel deserto.   L'attesa fiduciosa del tecnico è supportata dai progressi evidenti del capitano negli ultimi giorni. Il ginocchio non gli procura più fastidio e il lavoro di recupero è quasi completo. Totti si allenerà anche oggi, anticipando di 24 ore il rientro dei compagni a Trigoria. Se tutto filerà liscio, potrà unirsi gradualmente al gruppo già domani. Non è escluso un nuovo consulto dal professor Mariani a Villa Stuart dopo quello di dieci giorni fa. «Sta bene - conferma l'ortopedico che lo ha operato due volte al ginocchio destro - e so che si sta allenando senza problemi». A Totti manca il contatto con il pallone, l'ultimo step prima di tornare disponibile a tutti gli effetti. Lippi lo osserva da lontano. Discreto ma molto interesse. In Primavera il ct e l'asso romanista prenderanno una decisione comune sull'eventuale convocazione al Mondiale.   Totti vuole esserci, Lippi ha qualche dubbio in più legato alla gestione del gruppo. Ma prima di rinunciare all'unico calciatore italiano attualmente capace di cambiare una partita da solo (oltre a Cassano, che però non ha speranze di tornare a vestire l'azzurro) ci penserà mille volte. Molto dipenderà dalle condizioni fisiche del giocatore e da quelle degli altri attaccanti. Se per Totti il Sudafrica non è ancora garantito, il futuro in giallorosso sì. Le firme sui tre contratti - da calciatore fino al 2014, da dirigente per i cinque anni successivi e quello per la gestione separata dei diritti d'immagine - sono già state apposte sia dal giocatore che dalla presidentessa Sensi. Si attende soltanto il deposito dell'accordo in Lega e l'annuncio ufficiale.   La Roma vuole trasformare il rinnovo del capitano in un evento mediatico. Quella che inizia oggi può essere la settimana giusta, anche se lo si è detto tante volte. Ma ora non ci sono più ostacoli.  

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