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Oggi a San Siro Italia-All Blacks

Gli All Blacks eseguono la famosa danza Maori

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MILANO - L'inno di Mameli cantato dal tenore Denis Dallan, ex ala azzurra, 80.018 cuori e un tricolore gigantesco sulle tribune di San Siro, Parisse e i suoi uomini sul campo. Non si sa se basterà a raggiungere la prima, storica vittoria sulla Nuova Zelanda ma, certo, sarà sufficiente a garantire uno spettacolo mai visto. Oggi (ore 15, diretta tv Sky Sport1/La7) la Scala del calcio presterà un palcoscenico unico alla palla ovale che ha ricambiato con un sold out da record assoluto. Comincia una campagna di test novembrini da far tremare i polsi. Nick Mallett, il ct azzurro che ha trasferito la sua residenza a Salò - «Roma è troppo caotica» -, deve giocare contro Nuova Zelanda, Sudafrica campione del mondo e Samoa in tre settimane. L'obiettivo è non farsi travolgere dai guerrieri dell'emisfero sud e, al contempo, cercare di costruire le basi per il prossimo Sei Nazioni che dovrà, necessariamente, essere migliore dell'ultimo. Ad aiutarlo potrebbe essere la decisione di Graham Henry, ct dei Tutti neri, di far riposare i suoi uomini migliori in vista delle battaglie che li attendono contro Inghilterra e Francia. Il XV neozelandese presenta tre esordienti assoluti e la mediana inedita formata da Ellis e Delany. Proprio il mediano di apertura di Bay of Plenty avrà l'arduo compito di sostituire Sua maestà Carter e la speranza è che gli 80.000 di San Siro possano almeno impressionarlo. L'Italia schiera il suo meglio e in prima e terza linea è al livello degli avversari di giornata. Perugini-Ghiraldini-Castrogiovanni mettono in crisi qualsiasi avversario e possono dominare in mischia chiusa, Parisse- Zanni-Mauro Bergamasco garantiscono esperienza, aggressività e classe internazionale. Sotto esame, tanto per cambiare, la mediana. Tebaldi, 22enne che in una manciata di caps all'attivo vanta già due battaglie contro gli All Blacks, deve confermare quanto di buono ha mostrato nel tour di Giugno. Lucidità nelle scelte, raziocinio nelle giocate e passaggi precisi per Gower. Se il giovane parmense garantirà tutto questo potrebbe avvantaggiarsene il gioco dei tre-quarti, innescato proprio dalle intuizioni e dalle linee di corsa di Gower. Sarà fondamentale conquistare possessi di buona qualità e palloni veloci sui quali costruire. Il capitano Parisse ha le idee chiare: «Ho detto ai ragazzi che dobbiamo reggere i primi 20'. Se riusciremo a mantenerci in equilibrio, la partita potrebbe girare a nostro favore». Risulterà fondamentale l'approccio psicologico. Spesso in passato a questi livelli gli Azzurri hanno impiegato troppo a entrare in partita, compromettendo il risultato. Magari questa volta l'urlo di 80.000 italiani eviterà che l'Haka li ipnotizzi. Ale. Fus.

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