Ecco gli anti-All Blacks
Ci siamo. Mentre Milano si prepara a celebrare domani (ore 15, diretta tv su Sky Sport 1 e La7) il vero e proprio rito laico nella cattedrale di S. Siro chiamato Italia-Nuova Zelanda, Mallett ha scelto il XV azzurro che affronterà gli All Blacks. Come da ranking dell'International Board (Nuova Zelanda 2°, Italia 12°) e secondo logica, le due squadre pensano al match in maniera opposta. Le stelle degli antipodi sono venute in Italia per farsi fotografare con Del Piero (Mc Caw), per cucinare piatti tipici italiani con prodotti neozelandesi in un noto ristorante milanese e per svolgere i propri compiti di protagonisti del marketing (Nonu, Hore, Woodcock, etc.), ma in campo mandano le riserve. L'Italrugby, invece, schiera il meglio. Naturale, per la feroce critica neozelandese il 27-6 con cui ci hanno battuti a Giugno scorso è stato un mezzo fallimento. Questa è la misura della considerazione nei confronti del rugby italiano ma, fino a che non dimostreremo il contrario, impossibile dar loro torto. E allora, Mallett conferma per 13/15 la squadra dell'ultimo confronto a Christchurch. Il triangolo allargato schiera Mc Lean estremo con Robertson e Mirco Bergamasco, titolare nel ruolo nello Stade Francais, alle ali. I centri saranno i due Gonzalo, Canale e Garcia, mentre la mediana è quella che ha portato qualche positiva novità nel Tour estivo. Gower vestirà il n.10 con l'intento di sfruttarne le intuizioni e la capacità di attaccare la linea, il giovane Tebaldi sarà il mediano di mischia chiamato a guidare un pack davvero all'altezza. A n.8 capitan Parisse è un lusso, i flanker Mauro Bergamasco e Zanni due italianissime certezze. La seconda linea, orfana del «regista» delle rimesse laterali Bortolami, infortunato, deve ricorrere alla fisicità di Geldenhuys e all'esperienza di Del Fava. La prima linea è, con ogni probabilità, l'unico reparto in cui partiamo in vantaggio rispetto agli avversari. Ghiraldini è un tallonatore moderno e dinamico, Perugini è una certezza, Castrogiovanni un fuoriclasse assoluto. Le sue ultime scintillanti prestazioni restituiscono all'azzurro un campione in grado di fare la differenza, soprattutto sfruttando il rolling maul. Graham Henry, che nelle prossime due settimane dovrà affrontare Inghilterra e Francia, fa riposare i pilastri e regala opportunità ai giovani. In tre esordiranno in assoluto, la cabina di regìa è nuova di zecca (Ellis-Delany), cinque giocatori hanno meno di cinque caps. Il messaggio è chiaro, divertiamoci.