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Di Canio: Lazio, crollo prevedibile. Totti in azzurro? Ridicolo

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Oggila realtà è un'altra: in difesa ci sono giocatori logori, l'attacco non è supportato». Immancabile la stoccata al presidente Lotito: «La sua non può considerarsi una politica al risparmio, considerando tutti i soldi che il club spende per cause che sistematicamente perde. Modelli di gestione oculata potrebbero essere quelli di Udinese e Fiorentina che a differenza della Lazio hanno osservatori competenti. Ballardini? E'incoerente perchè ora, diversamente da quanto affermava ad inizio anno, va dicendo che questo organico è incompleto. Ricordo che esaltò la qualità del gruppo giustificando l'esclusione dei "dissidenti" come scelta tecnica, mentre era evidente che si trattasse di scelta obbligata su direttive societarie. Zarate? Ha qualità, ma è stato acquistato ad un cifra eccesiva: non credo che ci sia un club disposto a corrispondere alla Lazio la stessa cifra d'acquisto. Ci sono 40 giocatori ne vengono utilizzati solo 16: non si può prescindere da giocatori come Pandev e Ledesma. Tirando le somme direi che c'è una dirigenza poco competente. Lotito? Detiene circa il 70% delle azioni, più che un presidente è un dirigente che gestisce il club. Con qualsiasi altro imprenditore la Lazio sarebbe stata aiutata ad uscire dalla crisi, c'era la volontà politica di farlo». L'ultima battuta del leader biancoceleste su tuttonapoli.net riguarda il capitano della Roma, spinto dalla compagna Ilary Blasi a tornare in azzurro. «Sarebbe ridicolo vederlo tra i convocati. Totti è un giocatore soggetto a problemi fisici. Ma al di là di ogni discorso ci sono giocatori che si sono sacrificati per ottenere la qualficazione al mondiale».

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