Lazio, c'è Matuzalem
Roma, Totti in tribuna
Undici punti in undici partite di campionato, la Lazio di Ballardini cerca un risultato positivo per evitare le sabbie mobili della zona calda della classifica. Non sarà semplice, la squadra ancora non ha trovato la propria identità sotto la nuova guida tecnica: l'allenatore rischia la panchina, un altro passo falso potrebbe segnare l'addio di Ballardini. Nelle ultime partite la squadra ha brancolato nel buio: risultati pessimi, gioco inesistente, nervosismo latente. Lo spirito di gruppo e il senso di appartenenza tanto declamato dopo il successo di Pechino ha lasciato spazio a un senso di mestizia e rassegnazione. La Lazio non vince in campionato dal 30 agosto scorso, a Verona contro il Chievo: da allora cinque pareggi e quattro sconfitte. All'Olimpico arriva il Milan, formazione in piena salute e reduce dalla buona prestazione in Champions League contro il Real Madrid. I biancocelesti in campionato non battono il Milan dall'8 febbraio 1998: finì due a uno per la squadra allora allenata da Eriksson, segnarono Mancini e Boksic. Altra Lazio, altre ambizioni: oggi i laziali, avviati verso un altro torneo anonimo, andranno a caccia dei punti della tranquillità. L'allenatore cambierà ancora rispetto all'ultimo tracollo subìto in Europa League contro il Villarreal: torneranno in campo dal primo minuto sia Kolarov che Zarate, esclusi contro gli spagnoli. A centrocampo spazio a Matuzalem: il brasiliano, dopo aver scontato la squalifica, agirà come trequartista a ridosso delle punte Rocchi e Zarate. Sulla mediana linea a tre con Brocchi e Mauri schierati accanto a Baronio. Qualche dubbio in più nelle retrovie, dove Muslera ritroverà il posto da titolare tra i pali. Lichtsteiner e Kolarov giostreranno sulle corsie esterne, in mezzo Siviglia e Radu dovrebbero vincere il ballottaggio con Cribari e Diakitè. Foggia dovrebbe partire inizialmente dalla panchina così come l'argentino Cruz, riabilitato dopo il problema muscolare alla coscia destra. Bizzarri ko, convocato Berni. A Formello, nel quartier generale biancoceleste, regna il silenzio. Niente conferenza stampa, bavaglio a tecnico, giocatori e dirigenti. Il direttivo della Curva Nord, con un comunicato, ha invitato tutti gli spettatori a sostenere la squadra in questo momento di estrema difficoltà. Ultima chiamata per Ballardini: con un altro passo falso l'esonero è servito.