Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Inter fa ancora più paura

Esplora:
Inter

  • a
  • a
  • a

MILANO - Cliente peggiore per la Roma di Claudio Ranieri non ci poteva davvero essere. Non tanto, o almeno non solo ormai per la forza oggettiva e il dominio in campionato, quanto per la carica con la quale l'Inter di Mourinho si presenterà domenica sera a San Siro. Per concludere al meglio il tour de force che tra campionato e Champions nelle ultime settimane le ha regalato soltanto gioie: dal Catania al Palermo, a Livorno e soprattutto a Kiev, al termine della miglior prestazione nerazzurra dai tempi di Bayern Monaco-Inter 0-2, col Trap in panchina, Berti che fa un gol correndo per 75 metri palla al piede, e la solita beffa finale con l'eliminazione nel ritorno di una coppa Campioni, si chiamava ancora così, di vent'anni fa. Anni che raddoppiano se si vuol pensare a un successo nella massima competizione europea, che risale proprio all'epoca del presidente Angelo Moratti, festeggiatissimo ieri per quelli che sarebbero stati i suoi cent'anni. Ricordato in prima persona dal figlio e successore Massimo, ancora eccitato per le emozioni della partita contro la Dinamo. «È stata una vittoria maturata nel modo giusto, in maniera entusiasmante, dopo una partita disputata così bene e un secondo tempo spettacolare». Entusiasmante/spettacolare: in una sola frase, riferita all'Inter di Champions, non si sentivano tanti squilli di tromba davvero da un bel po'. Da quando, di fatto, non si vedeva una prova di carattere del genere. Premiata dall'incredibile vena realizzativa di un Milito che da quando è rientrato dal secondo infortunio in due mesi è andato a segno tre volte su tre, e guarda caso tutte decisive, e di quel Wesley Sneijder che dopo la gara con l'Udinese decide ancora una volta una partita, e che partita, nel tempo di recupero. Per forza poi Mourinho fa diventare matti tutti, medici in primis, per recuperarlo a tutti i costi. O per accelerare i tempi del visto, come in occasione del derby d'agosto, poi dominato 4 a 0. Vista la forma, e considerata la sosta bi-settimanale che segue la prossima di campionato per gli spareggi mondiali, con ogni probabilità Mourinho schiererà la formazione tipo nel posticipo contro i giallorossi. Che in campionato a San Siro coi nerazzurri non perdono dal 2005. Ma si apprestano a sfidare una squadra che, almeno in Europa, non brillava così da almeno vent'anni.

Dai blog