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Lazio, impresa Villarreal

Da sinistra Ballardini e Ranieri, rispettivamente gli allenatori della Lazio e della Roma

Roma, sfida decisiva

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La solita sinfonia: la Lazio gioca male, non vince da nove partite di campionato e la ragione del disastro va ricercata nell'Europa League. Troppi impegni e quindi la squadra soffre, questo il pensiero di Ballardini che ieri a Viallarreal è stato costretto a rompere il silenzio stampa per ribadire un concetto espresso più volte. «Inter a parte, tutte quelle che giocano in Champions e soprattutto in Europa League, così ravvicinata alla domenica, regalano qualcosa. Noi ne siamo consapevoli: è un peso che vorremmo avere il più a lungo possibile, però non riusciamo a lavorare come vorremmo per i tanti infortuni che sono la conseguenza di tutti questi incontri ravvicinati», ha detto il tecnico biancoceleste prima della quarta partita del girone G. Stasera (ore 21.05, diretta Rete4) la banda di Ballardini potrebbe anche dare la svolta alla qualificazione. In caso di vittoria sarebbe ufficiale il pass per i sedicesimi di finali prima delle ultime due gare, con un pari sarebbe sufficiente battere il 17 dicembre all'Olimpico i modesti bulgari del Levski, in caso di sconfitta invece il cammino di complicherebbe anche se ci sarebbero ancora possibilità di scavalcare una tra Villarreal e Salisburgo (molto dipenderà dal risultato degli austriaci a Sofia). L'allenatore si sforza di restare concentrato sulla gara di coppa senza proiettarsi già alla sfida di domenica all'Olimpico contro il Milan: «È dal 5 agosto che sento dire che per noi è il momento cruciale o la partita della svolta. Ai rossoneri non penso ancora perché con gli spagnoli sarà difficilissimo fare punti. Sono una squadra completa e di qualità, con forza ed esperienza che da tanto è ai vertici del calcio iberico e non solo. Per noi sarà un bel banco di prova. Giuseppe Rossi? L'ho allenato due anni a Parma, lo conosco bene e so quanto è bravo. Speriamo si riesca a fermarlo, non sarà facile perchè non solo ha confidenza con il gol ma è utilissimo per la sua squadra perchè sa muoversi sia in fase difensiva che offensiva». La Lazio non ha mai giocato nella sua storia al Madrigal, uno stadio dove nessuna italiana è mai passata. Gli spagnoli hanno costruito le loro fortune in Europa e non solo nel proprio stadio e quindi ci vorrà una prova straordinaria di Rocchi e compagni per uscire con la qualificazione in tasca. Per quanto riguarda la formazione, Bizzarri sarà tra i pali, Baronio giocherà nonostante l'influenza mentre è probabile che spetti al giovane Perpetuini sostituire lo squalificato Matuzalem e che una maglia da titolare spetterà ad Eliseu. Ieri è stato provato il 4-2-3-1 con Zarate e Rocchi in corsa per l'unica maglia dell'attacco, quattro difensori centrali senza Lichtsteiner e Kolarov. Direzione affidata al tedesco Kircker, arbitro nefasto per le squadre italiane. Altri presagi sinistri, c'è bisogno davvero di un'impresa per non farsi travolgere dall'onda gialla.

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