Dopo 22 anni si ritorna in Canada
Nonc'era traccia di televisione. Nemmeno la voracità da mercato del Comitato olimpico internazionale, e tanto meno la concorrenza tra un potentato come SKY e nostra madre comune RAI, relegata a Vancouver in ruoli da comprimaria e mortificata da telecronache dirette prodotte dalla sede capitolina di largo Villy de Luca. Differentemente dai Giochi estivi, il parto delle Olimpiadi invernali fu all'epoca problematico. Innanzitutto per l'ostracismo di de Coubertin, moderno restauratore degli agonismi dell'antica Grecia, convinto che le specialità nordiche fossero limitate alle regioni settentrionali del continente europeo e dunque prive dell'universalità che si pretendeva dalle assise quadriennali. Tuttavia, sia nell'edizione estiva del 1908 sia in quella del 1920, l'ostilità del barone francese non poté impedire che nella prima si disputassero gare di pattinaggio artistico su pista artificiale, e che nella seconda al pattinaggio venisse aggiunto l'hockey su ghiaccio. Per le discipline invernali, le porte furono aperte ufficialmente nel 1924. Sede ospitante, qualche mese prima dell'edizione estiva di Parigi, Chamonix, spacciata come «settimana degli sport invernali», pur nobilitata dalla presenza di 16 nazioni e di 258 atleti, in gran parte uomini, 13 appena le donne in gara. Bisognò attendere il 1926 perché le teste pensanti del CIO accordassero a quelle settimane la patente di Olimpiade. Ospitare i Giochi invernali non è novità per il paese del Nord America. Il battesimo toccò a Calgary, nel 1988. Fu edizione benedetta dalla doppia affermazione di Alberto Tomba in speciale e gigante e, con uno sguardo aperto al resto del prossimo, dalle esibizioni in pattinaggio di Katarina Witt, tedesca dell'Est che ebbe nel talento e nella bellezza le armi giuste per toccare la celebrità. Le stesse armi esaltate, più avanti, da un nudo integrale apparso su Playboy. Un nudo che rese alla rivista internazionale il massimo delle vendite, secondo solo a quelle realizzate anni prima da immagini di Marilyn Monroe. Calgary fu televisivamente un successo. Lo stesso che non dovrebbe mancare alla città della Columbia britannica, dove dal 12 febbraio si attendono anche gli esordi di Bahamas e Isole Cayman. Quanto dire, l'equatore a due passi dal polo Nord.