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Milan, un pareggio d'oro

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Il rigore di Ronaldinho regala il pari dopo la rete di Benzema

Prezioso Buffon, la Juve va

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MILANO - Uno a uno sul campo, sette a sette nella classifica del girone, tanto talento e un grande spettacolo, dopo una partita giocata a viso aperto da Milan e Real Madrid. Gara equilibrata nel complesso, che nel primo tempo fa quasi per intero il Madrid: più centrato sul campo, con un Kakà strabordante che va alla conclusione più e più volte, anche senza creare rischi particolari a Dida. Tranne nell'occasione del gol, quando Seedorf perde una palla sanguinosa a centrocampo, il brasiliano si lancia a rete e prova una conclusione che, seppur deviata, non era niente di che. Invece Dida ripete, in parte, la gaffe dell'andata e smanaccia malamente. Dalla stessa posizione di Raul al Bernabeu stavolta a segnare è Benzema, al rientro. Potrebbe essere un duro colpo per i rossoneri, invece è il botto che fa uscire lo champagne: venti minuti di grande calcio, e grandissima intensità. Il Milan spinge, guadagna un rigore piuttosto casuale per fallo di mano di Pepe in scivolata su Zambrotta, e passa con uno strepitoso gol dell'ispiratissimo Pato, annullato nessuno ha ancora ben capito perché. Nella ripresa non si può continuare così, soprattutto il Real non ce la fa. E allora cresce il Milan, che non ha più lo spazio clamoroso lasciato al contropiede dai bianchi nella prima metà, ma sa creare tanto gioco. Anche se non arriva mai davvero in porta, se si esclude l'eterno Inzaghi, che ci prova sempre e comunque. I pericoli veri però arrivano tutti nel finale, da parte del Real. Dida è bravo su Marcelo, super sul sinistro di Raul. Festeggia Gerd Muller, che ringrazia soprattutto Leonardo e Pellegrini, ma esultano anche Milan e Real. Per lo spettacolo offerto, e per quella testa del girone che continuano a mantenere. Anche se adesso l'Olympique è a un passo, dopo il tironfo sullo Zurigo. E proprio questi nomi, Marsiglia e Zurigo, sono quelli che più spaventano Leonardo: conscio che nelle supersfide, quando gli avversari lasciano spazio ai suoi talenti, di figuracce per questo Milan europeo non se ne vedono da tempo.

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