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Spalletti, cuore Roma

Luciano Spalletti (Foto Gmt)

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«Se un giorno mi ricapitasse di allenare la Roma mi farebbe un gran piacere». A due mesi di distanza dal suo addio, Luciano Spalletti lancia segnali d'amore alla Roma. «Ho ricevuto molto dalla famiglia Sensi – aggiunge a margine della presentazione di Fanta Nazionale, iniziativa organizzata dalla Peroni in collaborazione con la Figc tesa al reperimento di fondi per la lotta alla Sla – specialmente da Franco Sensi. A me Roma e la Roma piacciono molto. Porterò con me tutto ciò che di buono e di brutto ho vissuto con questi colori». Il suo legame con la squadra giallorossa va al di là del rapporto con l'attuale presidenza. L'accusa di aver «abbandonato la nave» non lo condiziona affatto: «Una frase di qualcuno non potrà mai cancellare il mio rapporto con la Roma. Momenti che porterò sempre con me, vittorie importanti. Se non sono andato via a giugno è perché a me la Roma piace e volevo continuare ad allenarla. Poi ho scelto di lasciare perché ho capito che non riuscivo più ad incidere come negli anni precedenti». Con Ranieri, però, la squadra sembra aver subito un'involuzione tattica: «Conosco bene Ranieri e Montali, sono professionisti capaci. Non so se questa Roma giochi peggio, ognuno ha il suo credo, anche se resto convinto che i risultati passino attraverso il bel gioco. La Roma sta attraversando un momento difficile, ma nell'arco di un campionato capita a tutte le squadre. Anche noi l'anno scorso siamo partiti male, ma poi abbiamo recuperato parecchie posizioni fino a sfiorare l'ingresso in Champions League». Spalletti sottolinea i mali della contestazione: «C'è troppa esasperazione. Ultimamente si esagera con alcune forme di protesta. Si pretende sempre la vittoria e si dimentica spesso che il calcio è soprattutto un gioco. Gli agguati, le bombe e le minacce non devo esserci nella vita quotidiana, figuriamoci nello sport. Bisogna smetterla. Rispetto all'Europa siamo parecchio indietro nel modo di vivere la partita e lo stadio». Chiuso, almeno per ora, il capitolo Roma, Spalletti pensa al modo di rientrare nel calcio. Tra le ipotesi più affascinante c'è quella legata alla Nazionale, ma non solo. «A chi non piacerebbe allenare l'Italia? Mi sento pronto. Ma sarebbe bello provare l'avventura anche all'estero». L'offerta più concreta, al momento, è quella dello Zenit: «Ho ricevuto una proposta interessante. Vedremo, c'è ancora tempo». Spalletti, infine, promuove il ritorno di Totti in Nazionale: «In Italia ci sono tantissimi giocatori bravi, ma Totti ha dei colpi unici, anche se è alle prese con vari problemi fisici. Spetta a lui l'ultima parola».

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