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Formula 1, il pagellone

Luca di Montezemolo

Ecco la rivoluzione

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Un campionato rivisto attraverso i voti ai protagonisti. Con poche e forzate sufficienze perché, se non dimentica in fretta questo 2009, la Formula Uno è destinata a un rapido oblio. Ross Brawn/1 9 Ha vinto Mondiali in tre squadre diverse, Benetton, Ferrari e Brawn Gp. Nei primi due casi aveva come pilota un certo Schumacher, stavolta ha portato all'iride «paracarro» Button. Honda, che gli ha ceduto la scuderia per un dollaro, è ancora sotto choc. Felipe Massa 8 Il voto, paradossalmente, se lo merita dopo l'incidente in Ungheria che pone fine alla sua stagione. Tutti quelli che lo hanno sostituito hanno rimediato brutte figure, col brasiliano mai così rimpianto. Nicole Scherzinger 8 La fidanzata di Hamilton, presente a tutti i Gp come la più fedele delle mogli, è stata l'unico antidoto alla noia. Non a caso i registi hanno indugiato sui suoi primi piani, regalando momenti di fulgida bellezza agli assonnati spettatori. I vecchi circuiti 7.5 Suzuka, Interlagos, Spa, Silverstone. Per vedere sorpassi e bagarre il circus ha dovuto affidarsi ancora una volta alle piste classiche, quelle tutte curvoni veloci e saliscendi. E meno male che Silverstone è stata ripescata per il 2010. Jenson Button 7 Solo 7 a un neo-iridato? Certo, se il suddetto colleziona appena 29 punti negli ultimi 10 Gp, dando fiato alle speranze di rimonta del compagno Barrichello, «il pensionato». È il primo campione del mondo a dover dimostrare quanto vale l'anno dopo il titolo. Mercato piloti 7 A un certo punto, mentre la lotta per il titolo riguardava gente come Button e Webber, a tenere desta l'attenzione era il valzer delle guide. Di notevole spessore la telenovela Alonso, coi protagonisti che negavano tutto anche davanti all'evidenza, come i mariti infedeli... Jean Todt 6 Per adesso sufficienza di stima. Il suo avvento alla Fia è stato salutato con fiducia dai protagonisti dell'automobilismo. Lui ha gelato tutti dicendo che «non deve cambiare ogni cosa nella Federazione». Si vedrà. Fisichella 6 Si può scendere da una Force India che lotta per la vittoria e salire su una Ferrari per fare indigestione di ultimi posti? Succede anche questo, nella Formula capovolta del 2009. A farne le spese il povero Fisiko, il cui sogno di un'intera carriera si è trasformato in un terribile incubo. Peccato. Kimi Raikkonen 6 In un mondo di personaggi stereotipati il finlandese resta uno dei più enigmatici e affascinanti. Pilota fenomenale, ma solo quando gli va, appare completamente disinteressato rispetto allo showbusiness che lo circonda. Dice che gli sarebbe piaciuto correre nella Formula Uno degli anni '70. Si spera non rinunci a quella del 2010, perché al Circus uno come lui mancherebbe tanto. Hermann Tilke 5 È l'ingegnere che ha progettato tutti i circuiti di ultima generazione. Quelli, per intenderci, dove si corre di notte, si passa sotto gli alberghi e tutte le tribune sono al coperto. Peccato che di sorpassi neanche l'ombra. Gli hanno affidato anche l'ipotetico Gp dell'Eur. Urge cambio di direzione. Sebastian Vettel 5 Il «predestinato» si ritrova tra le mani un bolide e brucia tutte le chance mondiali con errori da pivello (e la squadra non gli dà una mano). Vince 4 Gp, poteva conquistarne il doppio. Rimandato. Ross Brawn/2 4 Il responsabile dell'omonimo team è lo stesso designato dalla Fota per scrivere le nuove regole del gioco. Spiega a tutti che si deve eliminare l'effetto suolo per la sicurezza dei piloti, poi nel regolamento lascia spazi ambigui e col doppio diffusore sbaraglia la concorrenza. Furbacchione. Max Mosley 4 Lascia pessimi ricordi dopo 16 anni di onesto mandato. In una riedizione del motto «muoia Sansone con tutti i Filistei», una volta decisa la sua fine trascina con sè i nemici storici Briatore e Dennis. Un presidente Fia deve saper usare la frusta, lui l'ha inteso letteralmente. Ferrari 3 Annata da incubo. Ha fatto discutere la scelta di bloccare lo sviluppo della F60 a metà stagione, andando incontro a una lunga serie di figuracce. Se pagherà lo si saprà nel 2010. Poi c'è stata la telenovela Schumi e prima la causa persa contro la Fia. Il futuro si chiama Alonso. Speriamo bene. Caso-Renault 0 Altro che Spy Story. Qui, tra gelosie, inganni, spiate e testimoni «X» ci sarebbe materiale per tre libri gialli. Al netto rimane un pilota che è andato a sbattere volontariamente mettendo a rischio la propria vita, quella dei colleghi e quella degli spettatori. Vergogna.

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