Lazio, pareggio deludente con il Siena
SIENA Un punto e basta. Solo per bloccare l'emorragia, ma il gioco non c'è e la Lazio è sempre in crisi di identità. Zarate è snaturato, Cruz un pachiderma incollato al prato verde, il centrocampo latita con Baronio predicatore nel deserto e il solo Mauri finalmente sui suoi livelli. Troppo poco per battere il Siena ultimo in classifica, forse la peggior squadra della serie A nonostante uno spumeggiante Maccarone. Finisce 1-1, apre Mauri poi ci pensa Big Mac a rendere indigesta la domenica di Ballardini. Fischiano i duemila laziali presenti a Siena per lo spettacolo indecente e la modestia di un gruppo che perlomeno ha salvato la faccia col pari. Già, perché stavolta si può rimproverare poco dal punto di vista della grinta ai biancocelesti. Chi più, chi meno, tutti hanno lottato e si sono calati nella mentlità di una squadra scarsa e senza schemi. E questo è sicuramente un segnale positivo per Ballardini che però deve trovare qualche soluzione migliore per non sprofondare sempre più in basso. Intanto dopo aver regalato alla Lazio una Supercoppa prestigiosa, ha eguagliato un record per nulla positivo: era dal '90-'91 che i biancocelesti non restavano a secco dalla vittoria per nove partite. Cinque punti in questo periodo nero sono il bottino modesto di un allenatore che la società continua a confermare nella speranza che dimostri anche a Roma quanto di buono fatto in altre piazze negli anni passati. Eppure la gara si era aperta nel modo migliore: solo sette minuti e Foggia ha pescato Mauri che di testa ha battuto Curci. Tutto facile, Lazio padrona, Siena in difficoltà ma ci pensa Siviglia a riaprire i giochi. Prima commette un rigore solare su Ghezzal che l'arbitro non vede, poi accompagna Maccarone in porta che segna il pari con la complicità di un Muslera troppo ingenuo (il pallone gli passa sotto le gambe). A quel punto l'altra perla di Siviglia: retropassaggio sbagliato, Maccarone s'invola, Muslera esce alla disperata e arpiona il pallone. L'incerto Pierpaoli, perfettamente a proprio agio con la mediocrità generale, fischia punizione e l'espulsione del portiere laziale. Un errore clamoroso che per fortuna rimedia l'assistente Galloni facendo tornare sui suoi passi l'arbitro. Pericolo scampato ma davvero poca Lazio e pure poco Siena, come detto. Ripresa in fotocopia con i toscani che provano a vincere di più di quanto non facciano i biancocelesti. Palo di Ghezzal, Reginaldo sfiora il colpaccio e allora il neo tecnico Baroni (Giampaolo è stato esonerato in settimana senza alcun motivo) inserisce Calaiò e Larrondo, due punte. Ballardini lo imita con Rocchi per il pesantissimo Cruz e proprio il capitano sforna l'assist per Zarate: l'argentino fallisce il colpo, respinge Curci. E se si mette a sbagliare pure Maurito, il futuro è davvero un'incognita.