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Il colpevole silenzio biancoceleste

Davide Ballardini

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SIENA Tutti zitti. La società sceglie il silenzio stampa totale, non solo la squadra anche il tecnico non parla, Ballardini sfila via senza salutare, lascia Siena con l'amaro in bocca per l'ennesima delusione anche se perlomeno stavolta un minimo d'orgoglio della squadra si è visto. «Ho una media punti di 1,5 a campionato», aveva tuonato mercoledì sera l'allenatore ricordando le positive esperienze di Cagliari e Palermo. A Roma, però, si è visto poco gioco e tanta confusione. Undici punti in classifica con la conferma di un tristissimo quindicesimo posto mettono a rischio la sua panchina anche se, come è noto, Lotito difficilmente esonera gli allenatori. A Villarreal il pari sarebbe prezioso perché significherebbe al 90% passare il turno (a quel punto basterebbe battere il Levski nell'ultima sfida del girone) ma soprattutto c'è bisogno di un'inversione di marcia, di un episodio positivo per rilanciare le ambizioni e non solo in Europa. In campionato domenica c'è il Milan poi una sosta per ricaricare le energie ma sono gli stessi discorsi che si facevano a metà ottobre prima dello stop per gli impegni della nazionale e poi sono arrivati solo pareggi e perdipiù le sconfitte con Bari e Cagliari. Tant'è, Lotito ha decretato il silenzio mentre fuori dal «Franchi» senese continuava la contestazione dei duemila laziali presenti. Cori contro il presidente, ma soprattutto contro Ballardini colpevole di non aver saputo dare un gioco alla squadra. A fine gara la solita scenetta; i tifosi chiamano la squadra sotto la curva e giocatori rispondono infilando velocemente le scale che portano negli spogliatoi. Stavolta, il tifo c'è stato ma alla fine, di fronte all'ennesimo pareggio, la contestazione ha ripreso forza. E il silenzio non aiuta a ricreare il feeling tra il gruppo biancoceleste e la gente laziale. Chiudersi in se stessi è servito a poco nel ritiro sulle colline senesi, ma ormai il dado è tratto. La squadra tornerà domani ad allenarsi a Formello, mercoledì mattina è prevista la partenza per la Spagna. Serve una svolta, i tifosi la chiedono, Ballardini deve dare risposte perché la vittoria di Verona del 30 agosto in campionato e ormai una cartolina scolorita dalle tante delusioni. E il calendario che aspetta ora la Lazio è da far tremare anche i più ottimisti.

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