Ferrari, finalmente è finita
Neppure il brodino. Il Mondiale Ferrari si chiude così come era iniziato. Zero punti (la quinta volta in una stagione disgraziata) e anche l'ultimo obiettivo, il terzo posto nella classifica costruttori, si è volatilizzato. E questo nonostante la fortuna avesse deciso di dare un mano al Cavallino, con il ritiro di Hamilton (il primo per un guasto meccanico in tre anni di carriera) mentre l'inglese era al secondo posto. Ma né Raikkonen, undicesimo, né Fisichella, sedicesimo, sono riusciti a raccogliere quei due punticini che sarebbero bastati per sopravanzare la McLaren e raccogliere cinque milioni di euro in più dalla Fom di Ecclestone. Pazienza, ciò che conta è che il campionato più deludente per la Rossa dal lontano 1993 si sia finalmente concluso. Gli ingegneri sono da tempo impegnati nella realizzazione della monoposto per il 2010, quella che dovrà segnare necessariamente la riscossa e dare la possibilità ad Alonso e Massa di riportare il titolo a Maranello. Ad Abu Dhabi è andata in scena l'ennesima gara sonnifero della stagione, il ché dovrebbe anche spingere a qualche riflessione chi continua ad affidare la progettazione di nuovi circuiti all'architetto austriaco Tilke, che per altro dovrebbe occuparsi anche del Gp dell'Eur a Roma. Yas Marina sarà pure uno spettacolo per gli occhi, ma in quanto a sorpassi neanche l'ombra. La gara è stata dominata dalle due Red Bull e vinta da Sebastian Vettel davanti a Webber. Determinante l'abbandono di Hamilton per un problema ai freni dopo il primo pit stop, ma il tedesco l'aveva già sopravanzato in precedenza. Alle loro spalle si è piazzato Button, che ha festeggiato il titolo Mondiale tornando sul podio da cui mancava da Monza, e Barrichello. Poi Heidfeld e un sorprendente Kobajashi che sfruttando la tattica a una sola sosta è riuscito a piazzarsi davanti al compagno di squadra Trulli. Non proprio un segnale incoraggiante mandato dall'abruzzese alla Toyota che non ha ancora deciso se rinnovargli il contratto. Ferrari troppo lente per tutto il Gp per pensare di impensierire qualsiasi pilota le precedesse. Raikkonen si congeda nel modo che probabilmente mai avrebbe voluto, Fisichella chiude la sua breve esperienza e, a conti fatti, il suo fallimento è stato determinante nel mancato sorpasso alla McLaren. Aveva sognato la Rossa per tutta la carriera, vi si è imbattuto nel momento peggiore, nella stagione in cui per i sogni non c'era proprio spazio. Lo sport è fatto anche di amarezze. Forse non era destino. Adesso tocca ad Alonso e Massa, che assaggeranno la nuova monoposto nei primi test del 2010, a febbraio a Valencia.