Lui non può parlare di coraggio

Sentitechi parla di coraggio a chilometri di distanza, chi entra nel merito del nostro calcio dal quale se l'è data a gambe levate. Andrebbe ricordato, al signor Fabio Capello, come nell'estate del 2004 «fuggì» di notte da Roma direzione Torino sponda bianconera. Alla faccia del coraggio, proprio quello che lui non aveva avuto per affrontare una piazza, quella della capitale, che chiedeva solo chiarezza. «È fuggito come un ladro!» lo aveva ripreso il popolo romanista tradito nell'orgoglio da quello che doveva essere il suo condottiero. E pensare che solo qualche giorno prima aveva giurato: «Mai alla Juve»... ma quella è un'altra storia.