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Capello: "Calcio italiano in mano agli ultras"

Fabio Capello

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«In Italia comandano gli ultras. Fanno quello che vogliono, eppure sarebbe sufficiente avere il coraggio di applicare la legge». Stavolta l'attacco al nostro calcio non arriva dalle pagine di qualche illustre quotidiano britannico o spagnolo, ma da un Fabio Capello ormai perfettamente a suo agio nel ruolo di ct della nazionale inglese. «Avevano detto basta striscioni - ha proseguito il tecnico friuliano - e invece negli stadi gli striscioni ci sono. Avevano dichiarato mai più oggetti, e invece piove di tutto». Un problema tutto italiano, secondo Capello. «Ricordo che in Spagna un tifoso tirò una pallina di carta in campo: in pochissimo tempo fu prelevato dalla polizia e allontanato. Bisogna intervenire, e bisogna farlo con coraggio. Ma soprattutto in fretta», ha concluso il ct dell'Inghilterra, che non potrà certo lamentarsi dei tempi di risposta dei vertici dello sport italiano. «Lo scenario disegnato da Capello non corrisponde alla realtà», ha commentato il presidente della Figc Giancarlo Abete. Irritato il presidente del Coni Gianni Petrucci: «È troppo facile parlare dall'alto. Sono dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Stimo Fabio, ma non mi piace quando qualcuno va all'estero e si mette a dare giudizi sul proprio Paese». Ancor più duro il commento del neovicepresidente del Cio Mario Pescante, che ha accusato il tecnico friulano di esser rimasto indietro coi tempi: «Visto che ora abita in Inghilterra, Capello dovrebbe dare un'occhiatina anche agli hooligans. A me sembra che la situazione in Italia sia decisamente migliorata, magari non è risolta ma stiamo andando nella direzionge giusta. Forse lui è rimasto fermo a qualche anno fa». Riflessioni pienamente condivise e riprese dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta: «Il calcio italiano non è in mano agli ultras. Stiamo facendo molto, gli stadi di proprietà offriranno più controllo». Tra le tanti voci contrarie a Capello - da Galliani a Moratti, da Spinelli a Zamparini - si è distinto Cesare Prandelli: «Sono perfettamente d'accordo con Fabio, nel calcio italiano dominano gli ultras. Per fortuna negli ultimi anni a Firenze il rapporto tra la società e la tifoseria è stato straordinario. Merito della proprietà - ha concluso il tecnico della Fiorentina - che da subito ha reso chiaro che certi comportamenti non sarebbero stati accettati».

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