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"Dobbiamo guardarci le spalle"

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Davide Ballardini

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Dopo le intuizioni di giovedì, gli errori di Bari. Clamorosi i cambi di modulo del tecnico che ha sbagliato all'inizio (ormai è un vizio) e poi ha peggiorato la situazione in corsa. Il tecnico ci ha messo la faccia anche ieri senza però riaprire a Ledesma. Ballardini glissa, cerca la solita risposta politica che possa salvare capre e cavoli, evitando di intaccare la suscettibilità della dirigenza. «Rispetto alla passata stagione mancano Rozehnal e De Silvestri. Squadra più debole? E' una squadra diversa. Ledesma e Pandev? Ci sono scelte che sono state fatte non solo dal punto di vista tecnico: abbiamo fatto delle scelte, e queste scelte vanno rispettate». Ma andrebbero rispettati anche i tifosi che anche ieri hanno fatto quasi mille chilometri per vedere un'armata Brancaleone che non somigliava lontanamente a una squadra, alla loro squadra, con quasi centodieci anni di storia. La Lazio arranca, è a un passo dal baratro: i biancocelesti non vincono dal 30 agosto scorso, non hanno un gioco. «Non sono preoccupato dalla sconfitta, ma dal modo in cui è maturata - ammette a fine partita l'allenatore laziale - non abbiamo fatto una buona partita, il Bari ha portato meritatamente a casa i tre punti. Non siamo stati una squadra di calcio, abbiamo avuto poche idee e le gambe non giravano. Adesso bisogna iniziare a guardare alle nostre spalle: ci sopno sempre più squadra davanti a noi, e dietro ce ne sono sempre meno». I timori del tecnico vengono in parte giustificati dagli impegni che la squadra ha fin qui affrontato. «Gli impegni internazionali ci stanno creando non pochi problemi, le partite in coppa Uefa ci mettono in difficoltà». Eppure la squadra ha un organico di 33 giocatori, di cui cinque o sei totalmente ignorati che - per quanto fatto in carriera - meriterebbero quanto meno un'opportunità. Al di là di Pandev e Ledesma, anche Stendardo, Firmani, Manfredini sono stati gettati nel dimenticatoio, eppure sono giocatori che sono a libro paga della società. «Ci sono mancati Rocchi e Brocchi per almeno un mese e mezzo - dichiara Ballardini - e queste defezioni hanno influito nella gestione visti i tanti impegni che fino ad oggi abbiamo dovuto affrontare, sia in campionato che in Europa». All'ennesima domanda sui giocatori messi ai margini della prima squadra, il tecnico laziale risponde quasi stizzito: «Chiunque fosse andato in campo contro il Bari, non avrebbe evitato questa brutta figura che abbiamo rimediato». Di certo, chi è rimasto a casa, ha evitato una figuraccia, l'ennesima.

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