Ranieri scommette su Menez
È arrivato il momento di vincere anche senza Francesco Totti. All'Olimpico c'è il Livorno, ultimo in classifica, appena due gol segnati in nove partite e con un nuovo allenatore in panchina: la Roma non poteva chiedere occasione migliore per dimostrare di essere una squadra al di là delle giocate del capitano. Ranieri chiede proprio questo ai suoi, partendo da un'ammissione chiara: «Francesco ha segnato 16 dei nostri 38 gol tra campionato e coppa: è un grande limite, caspita se lo è. Per risolvere il problema - dice il tecnico - bisogna recuperare Totti, altrimenti perché lo paghiamo così tanto?». Visto che il capitano nella migliore delle ipotesi sarà disponibile domenica prossima contro il Bologna (a proposito: il ginocchio va meglio, ieri mezzora di lavoro differenziato in campo, con tanto di torsioni), oggi pomeriggio la soluzione-tampone al mal di gol dell'attacco giallorosso dovranno trovarla Menez e Vucinic. Ranieri punta soprattutto sul primo. Dopo averlo criticato in pubblico, ora è il momento degli elogi. «Mi fa piacere la reazione di Jeremy: è quello che volevo da lui. Non gli devo insegnare niente sotto l'aspetto tecnico. Su come deve diventare un campionissimo, invece sì. Se mi segue lo diventerà altrimenti sarà un buon giocatore ma perderà delle chance importanti. Se la coppia Vucinic-Totti è ben assortita - prosegue l'allenatore romano - dovrebbe esserlo anche quella Vucinic-Menez. Francesco è Francesco, ma il francese ha le qualità per fare il gioco del capitano». Un'investitura onorevole per il talento parigino, fresco di un gol a San Siro e di un errore dal dischetto a Londra. La vigilia di Ranieri è incentrata sui singoli. Prendendo in esame i vari giocatori, sembra citare un bollettino da guerra. «Vucinic a Londra volevo farlo giocare ma mi ha detto che non ce la faceva. Pizarro è un elemento importantissimo ma ha dei problemini e quando posso lo faccio riposare, anche Brighi non è al 100%. Juan? Può giocare mercoledì a Udine, mentre Baptista ora sta bene e quando tornerà il "leone" di Siviglia tornerà in campo». Poi è il momento delle punzecchiate ai due esterni che si contendono il posto a centrocampo sulla destra oggi: Taddei-Guberti è l'unico dubbio di formazione. «Rodrigo sta facendo delle buone prestazioni difensive ma non mi dà la spinta che vorrei da lui. Guberti è cresciuto molto - analizza Ranieri - deve sveltirsi un po' nell'azione perché tante volte fa un dribbling di troppo e i suoi compagni non sanno mai quando mette la palla». Errori di gioventù li definisce Ranieri, ma la Roma non ha più tempo di aspettare nessuno.