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Italbasket è rivoluzione

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Lalinea della conservazione, cavalcata da chi all'interno della Federbasket ha continuato a ballare quando ormai la nave della pallacanestro italiana era più che inabissata, ha finito fortunatamente per capitolare. E alle porte quindi si profila il cambio del commissario tecnico, operazione che se fosse stata compiuta all'indomani della deludente spedizione spagnola del 2007 agli Europei di Spagna avrebbe evitato mortificazioni quali il mancato accesso alla manifestazione continentale giocata in Polonia, e vinta dalla Spagna, che ha escluso l'Azzurra dai prossimi Mondiali del 2010 dopo che anche le Olimpiadi di Pechino, dove l'Italia avrebbe dovuto difendere l'argento, sono state vissute davanti ai teleschermi e non sul parquet. Ha vinto così la linea del cambiamento, grazie anche alla decisiva spinta arrivata dal palazzo H del Coni dove Gianni Petrucci, più d'un semplice tifoso-vip del basket, ha dato il suo benestare all'avvio della nuova era. E ora quindi si dovrà procedere alla scelta del nuovo tecnico, con un rinnovamento che coinvolgerà anche quadri tecnici e probabilmente organizzativi. Nè Ettore Messina, contattato lo scorso inverno ma con cui non si arrivò all'accordo per il miope ostracismo di vecchie cariatidi federali, che allenando in Spagna il Real Madrid non potrebbe avere il part-time, nè Sergio Scariolo, legatissimo proprio alle furie rosse che ha condotto al titolo europeo, sono liberi. Pianigiani è stato probabilmente bruciato sull'altare degli scontri tra club, di cui Siena è capofila, e Fip, mentre Sacripanti è tecnico troppo legato a Recalcati per far apparire credibile la candidatura. In realtà in Fip, e a qualche chilometro di distanza dalle parti dell'obelisco del Foro Italico, le idee sono ben chiare. La corsa è ora ridotta a due candidati. Quello più forte, in pole position, è Jasmin Repesa, pronto a liberarsi dalla Croazia per approdare sulla panchina azzurra. Jasko sarà la prossima settimana a Roma per un incontro con i vertici federali che potrebbe essere decisivo. La seconda possibilità è rappresentata da Matteo Boniciolli. L'ex vice di Tanjevic e head coach nel recente passato di Avellino e della Virtus Bologna rappresenterebbe la scelta gradita a chi cavalca la soluzione tricolore. In tempi brevissimi Meneghin, che con il vicepresidente vicario La Guardia sta sondando il terreno, prenderà la decisione. Qualunque sarà, sembra certo anche l'approdo nello staff azzurro di Attilio Caja, oggi ingiustamente relegato al ruolo di commentatore televisivo. Il coach pavese avrebbe il ruolo di assistente della nazionale A e una supervisione sul settore giovanile con la responsabilità totale sulla mazionale under 20, serbatoio di quella maggiore.

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