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La Lazio conta su Zarate

Zarate

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Europa, croce e delizia: la Lazio cerca un successo per rilanciare le proprie ambizioni. All'Olimpico arriva il Villarreal di Giuseppe Rossi, talento italiano prestato agli iberici. Sarà un crocevia fondamentale per le due formazioni che condividono la stessa posizione di classifica: tre punti dopo due partite, sarà fondamentale un successo per alimentare le speranze di qualificazione al turno successivo. Il tecnico Ballardini è combattuto tra l'orgoglio di disputare una competizione europea e il peso che la stessa determina nelll'autonomia della gestione organizzativa del lavoro settimanale. «Questa competizione è un peso e una gioia - ammette senza troppi pudori l'allenatore biancoceleste - tutti vorrebbero giocare tre partite da qui a maggio, ma questo comporta un enorme spreco di energie. ma la di là di questo, c'è la soddisfazione di affrontare una competizione importante come l'Europa League sfidando club prestigiosi. Il Villarreal è una grande compagine e, al di là dei risultati delle ultime settimane, è da anni ai vertici del calcio spagnolo. Gli effettivi sono gli stessi che hanno giocato anche nelle ultime stagioni in Champions League. Sono bravi nella gestione della palla, hanno elementi di grandissimo spessore come Nilmar, molto efficace quando attacca gli spazi». Al di là del giocatore brasiliano, ci sarà anche Giuseppe Rossi, vecchia conoscenza di Ballardini ai tempi del Parma. «Era già molto responsabile ai tempi della Primavera - ammette il tecnico dei biancocelesti - già allora si intravedevano le qualità di questo giocatore che è riuscito ad arrivare in nazionale. Dovremo fare una partita perfetta, servirà intensità, qualità e attenzione per superare gli spagnoli. Ci sono due posti per tre squadre, ci giochiamo la qualificazione con Villarreal e Salisburgo». Formazione già decisa: probabile turno di riposo per Matuzalem e Brocchi, Siviglia ha svolto un lavoro differenziato e non sarà inizialmente in campo. In porta ci sarà l'argentino Bizzarri, Lichtsteiner riprenderà il suo posto sulla corsia di destra, mentre la fascia sinistra vedrà protagonista Kolarov. In mezzo, nel cuore della difesa, Cribari e Radu. La rivoluzione a centrocampo prevede l'esclusione di Brocchi e Matuzalem: in campo Dabo, Baronio e Mauri. Probabile modulo 4-3-2-1, con Foggia e Zarate a supporto della punta centrale che dovrebbe essere Cruz. Lazio alla disperata ricerca di una vittoria all'Olimpico che non arriva dal lontano 23 agosto 2009, giorno dell'esordio in campionato contro l'Atalanta. Il popolo laziale inizia a spazientirsi, ma Ballardini respinge le critiche al mittente: «Sono molto soddisfatto - conclude l'allenatore - abbiamo fatto 13 partite ufficiali, i risultati li conoscete, la qualità del gioco la conoscete: per me questa squadra ha fatto bene. Cosa ha fatto la Lazio negli ultimi due anni? Cosa cambia rispetto agli anni passati?». Risposte che tutti i tifosi della Lazio conoscono alla perfezione: dodicesimo e decimo posto. Arrivare al nono posto non rappresenterebbe certo un successo, essere eliminati al primo turno dell'Europa League sarebbe sicuramente un'umiliazione.

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