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Crimi: «La confusione non serve»

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.Ogni giorno arriva una candidatura per i Giochi del 2020 e questo non viene visto come un bel segnale dagli esperti della Carta olimpica. Prima Venezia, poi Palermo e Bari, infine Roma e anche Milano. E non è detto che sia finita qui. Intanto il Governo resta in attesa nel pieno rispetto dell'autonomia dello sport. Lo conferma Rocco Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport che è pronto a dare il massimo appoggio del mondo politico alla città che rappresenterà l'Italia tra le candidate alle Olimpiadi del 2020. «La decisione spetta al Coni - spiega Crimi - e sono certo che la scelta sarà la migliore possibile. L'Italia ha delle possibilità di vincere ma bisognerà unire tutte le forze. Serve una candidatura forte e possiamo farcela anche perché potremo contare sui consigli preziosi di cinque membri del Cio tra cui il vicepresidente (Pescante, ndr)». Il Governo farà la sua parte e ci sarà davvero bisogno della mobilitazione di tutto il paese per vincere la concorrenza del resto del mondo. Solo però in una seconda fase scenderà in campo per evitare di condizionare il massimo organismo sportivo italiano. «Siamo pronti a sostenere il Coni anche se devo sottolineare che bisogna lavorare con ordine senza disperdere forze ed energie. La confusione fa il gioco dei nostri avversari, meglio attendere il Coni e poi partirà la missione per riportare i Giochi in Italia dopo le Olimpiadi del 1960».

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