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Vucinic sì, Totti forse

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Vucinic (Foto Gmt)

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Vucinic sì, Totti più no che sì. Ranieri sfoglia la margherita dell'attacco giallorosso aspettando di avere le idee più chiare. Fino a ieri sera non sapeva ancora chi potrà portare domenica sera con sé a Milano. Da Trigoria arrivano nuove sensazioni: negative per il capitano, di grande ottimismo per il montenegrino. Ieri pomeriggio Totti ha corso attorno al campo per un quarto d'ora insieme al preparatore Vito Scala. Quindi è rientrato in palestra per qualche esercizio e un'altra razione di fisioterapita. Il fastidio al ginocchio è diventato lieve ma c'è ancora: se non si trattasse di Totti e domenica non si giocasse Milan-Roma, si potrebbe già parlare di forfait assicurato. Il capitano non si è ancora arreso ma non vuole comunque rischiare. Oggi tornerà in campo per un nuovo test, difficilmente comparirà il pallone, domani si traccerà una linea e Ranieri deciderà se convocarlo. Le possibilità si sono sensibilmente ridotte ma un piccolo spiraglio resta aperto. La «frenata» su Totti è legata al recupero di Vucinic: il tecnico vuole almeno uno dei due in campo e da ieri ha praticamente la certezza di poter schierare il montenegrino. Che sta meglio e si è allenato insieme ai compagni. Salvo complicazioni, contro il Milan ci sarà per cercare un nuovo sgarbo ai rossoneri a cui ha già segnato quattro volte in campionato con la maglia della Roma. Se Totti alzerà bandiera bianca, si aprirà una corsa a tre per il posto accanto a Vucinic. Le posizioni di partenza sono definite. Okaka viene davanti Menez, Baptista insegue staccato. Ranieri sembra infatti intenzionato a concedere al giovane attaccante italiano la chance della vita: partire titolare a San Siro per lui sarebbe il primo vero esame da professionista. Per una questione tattica e caratteriale l'allenatore lo preferisce a Menez. Una coppia Okaka-Vucinic sulla carta è meglio assortita, ma il francese negli ultimi giorni ha recuperato terreno. La sorpresa, insomma ci può stare. Compreso un cambio di modulo con cinque centrocampisti dietro l'unica punta Vucinic. E Baptista? Clinicamente è guarito e durante la sosta si è allenato costantemente con i compagni, compreso uno spezzone di amichevole ad Anzio. Ma il brasiliano è reduce da un problema molto delicato (condrite al ginocchio) e non ha ancora il ritmo-partita. A San Siro dovrebbe andare in panchina e assistere da vicino al rientro di uno dei tanti connazionali che affollano Trigoria: Doni è infatti pronto a rimettersi i guanti in una partita vera. Il test di Anzio è servito a spazzare via le ultime perplessità di natura psicologica. Il portiere ha accusato un affaticamento ai flessori ma lo aveva messo in preventivo dopo lo sforzo di mercoledì sera e ha già comunicato a Ranieri che non si tirerà indietro a San Sio. Davanti a lui non dovrebbe esserci Juan: vale il discorso di Baptista, è guarito ma non si sente pronto a giocare. Lo sostituirà Mexes. Un altro che ha grande voglia di rivincita.

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