Rossi - Ducati si fà nel 2011
Quel rosso che affascina potrebbe restare un sogno, almeno al momento, per Valentino Rossi. Per il pluriridato del motomondiale dopo lo svanire dell'ipotesi Ferrari, anche la speranza di salire su una Ducati sembra esser destinata a esser rimandata. Il binomio pilota italiano su un mezzo italiano in grado di vincere nelle massime espressioni motoristiche è ancora lontano dal potersi realizzare, si tratti di Formula Uno piuttosto che di MotoGp. L'arrivo di Fisichella aveva fatto sobbalzare più d'un sostenitore della teoria patriottica, ma è evidente come il momento della Ferrari non sia esattamente quello giusto per poter innescare sogni di gloria. E se il problema di Fisichella è una Rossa lontana anni luce da quella performante che aveva lanciato Schumacher nell'orbita mondiale, quello di Rossi potrebbe essere di natura economica. Già, perchè l'operazione Rossi in Ducati è di quella che costano... e tanto. Almeno volendo forzare i tempi e mettere il fenomeno di Tavullia in sella alla rossa di Borgo Panigale già dalla prossima stagione. Si parla di cifre a tanti zeri perché la clausola rescissoria per sfilare Valentino dalle grinfie della Yamaha, sarebbe di poco inferiore ai 15 milioni di euro, ai quali andrebbe poi aggiunto l'ingaggio del pilota e i costi dell'intera stagione. Difficile, se non impossibile, pensare che adesso i due maxi-sponsor interessati all'operazione (Marlboro e Fiat) decidano di mettere sul piatto queste cifre ben sapendo che la stessa operazione si potrebbe fare l'anno successivo a costo zero: o almeno senza dover risarcire la Yamaha aprendo una trattativa direttamente col pilota. Questa la situazione al momento, con Rossi impegnato a tener dietro il giovane Lorenzo e a chiudere il discorso mondiale per portare a casa il quarto titolo in sella alla moto dei tre diapason. Ma che Valentino sia stanco della vita in Yamaha è noto (soffre del fatto che gli si dica che vince solo grazie alla moto, cosa che scatenò nel 2003 la sua fuga dall'allora imbattibile Honda) e potrebbe decidere così di forzare la mano: qualora lo facesse porterebbe con sè tutto il suo staff, compreso quel Brivio che in una situazione analoga qualche anno addietro lo convinse a mollar tutto per andare in Yamaha. Difficile capire al momento come, ma non c'è nulla di più difficile, il calcio sta lì a dimostrarlo, per una società o una casa motoristica di tenersi in casa uno sportivo che ha la testa altrove. E proprio su questo fanno conto i due sponsor pronti a intervenire al minimo cenno dell'otto volte campione del mondo: ma non a quelle cifre. E la Ducati? Guarda e aspetta ben sapendo che al momento, con il rientro dell'aitante Stoner che sembra aver recuperato lo smalto di un tempo, ha tutti i problemi tranne quello di pensare al futuro. Evidente come la sfida del domani sia tra l'australiano e la grinta di quel Lorenzo che già adesso sta dando del filo da torcere a un certo Valentino Rossi. E a cifre molto più abbordabili...