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Ranieri vuole confermare Perrotta

Il calciatore Simone Perrotta

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Inesauribile come i suoi polmoni. Simone Perrotta, 32 anni compiuti a settembre, sta vivendo una seconda giovinezza. Nel giro di pochi mesi è passato dal sentirsi uno di troppo a tornare un punto fermo della Roma. E Lippi ha ricominciato a pensare a lui in ottica Sudafrica. Merito suo e di Claudio Ranieri che l'ha messo al centro del progetto. Del presente e del futuro: nei primi colloqui con la società sull'argomento dei rinnovi contrattuali il tecnico ha chiesto la sua conferma. Perrotta è uno dei nove giallorossi con l'accordo in scadenza il prossimo giugno. Il procuratore Giuseppe Bozzo ha incontrato pochi giorni fa i dirigenti di Trigoria per discutere il futuro del centrocampista calaberese e degli altri suoi assistiti Pizarro e Motta. Per tutti e tre non sono previste novità prima di dicembre. Ma intanto Bozzo ha appreso la rinnovata fiducia della Roma verso Perrotta che attualmente guadagna poco più di un milione e mezzo di euro netti oltre ai premi. Ipotizzando un prolungamento biennale, la società gli chiederà di limare verso il basso le cifre considerata l'età del giocatore e l'obiettivo di ridurre il monte ingaggi. Come la prenderà Perrotta? È già rimasto molto deluso per le promesse fatte e non mantenute dalla società: gli era stato garantito un rinnovo con aumento dello stipendio dopo i Mondiali 2006 e non è mai arrivato. Ma la parola di Ranieri potrebbe favorire un accordo. Perrotta ha conquistato il tecnico grazie alla professionalità mostrata negli allenamenti e alla duttilità tattica. Con lui ha già cambiato tre ruoli: intermedio, trequartista e, per ultimo, esterno sinistro. La posizione che occuperà anche domenica a San Siro con il Milan. Oggi la squadra riprenderà ad allenarsi con una doppia seduta. Fari puntati sul recupero di Totti e Vucinic. Il capitano riprenderà a correre e giovedì dovrebbe tornare a calciare. Ranieri spera di riavere a disposizione anche Doni: domani sera (ore 20) test decisivo ad Anzio, organizzato in notturna proprio per consentire al portiere di riabituarsi ai riflettori. Sarà comunque Doni ad avere l'ultima parola. Se chiederà altro tempo, a Milano toccherà ancora a Lobont.

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