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Sfottò e ironia, ecco lo striscione migliore

Striscioni allo stadio

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MONTALTO DI CASTRO - «Meno male che sono ubriaca». È lo striscione che ha trionfato nella quinta edizione del «Sandro Ciotti», il premio ideato dal giornalista Giancarlo Dotto, che si è svolta ieri a Montalto di Castro (Viterbo), presentata da Cristiano Militello, l'inviato di «Striscia la notizia» e dalle gemelle Laura e Silvia Squizzato, volti Rai. Al secondo posto si è piazzato invece un tifoso del Milan con uno striscione rivolto al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, «Papi comprami Adebayor, firmato Noemi». Ad aggiudicarsi il «titolo» è stata Eleonora Ingrassia, 22enne tifosa del Torino che ha seguito la sua squadra, con il suo immancabile striscione «Meno male che sono ubriaca» anche in tutte le trasferte dello scorso campionato, che ha portato alla retrocessione dei granata in serie B. Ad assegnare lo scudetto degli striscioni è stata una giuria autorevole, composta - tra gli altri - dai presidenti di Coni (Gianni Petrucci), Figc (Giancarlo Abete) e Siae (Giorgio Assumma), oltre a Maurizio Costanzo, Clemente Mimun, Giulio Anselmi, Carlo Verdelli, Giancarlo Dotto, Alessandro Vocalelli, Sandro Piccinini, Cristiano Militello, Mauro Mazza, Andrea Zappia. Nel Ciotti di quest'anno il tema più gettonato allo stadio, oltre alle vicende del Premier, è stato Josè Mourinho, con «Mourinho hai imparato l'italiano per sparare minchiate» (quarto classificato), e «Fuorinho» (al decimo posto) apparso dopo l'eliminazione dell'Inter dalla Champions League. Striscioni e voti anche per il presidente della Roma, Rosella Sensi, «Se un'offerta esiste davvero fai come Rossella ÒHara... Via col vento!» (terzo classificato), e Cassano, «700 donne per Cassano, ma il cervello è ancora vergine». Due targhe speciali sono state consegnate ad Arrigo Sacchi, e a Giacomo Losi, rappresentanti in epoche diverse di un calcio che sia a livello di nazionale che a livello di club ha coniugato l'etica e la passione alla logica del risultato, mentre un omaggio speciale è stato dedicato a Sandro Ciotti, con uno spazio dedicato ai 50 anni di «Tutto il calcio minuto per minuto».

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