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Formula 1, mistero Raikkonen

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L'effettoè quello del domino. Bisogna solo far cadere la prima tessera e poi tutte le altre la seguono. Il via, nel mercato piloti 2010, lo doveva dare il passaggio di Fernando Alonso alla Ferrari. L'effetto più immediato è stato la liberazione di un posto in Renault, preso da Robert Kubica. L'accordo aveva subìto un rallentamento a causa del «crash-gate». Kubica era una scelta di Briatore e la Renault voleva evitare ogni continuità col passato. In questa impasse si era inserita la Toyota, ma alla fine il polacco, anche su consiglio dell'amico Alonso, ha scelto il team francese. Tutti ipotizzavano un contratto annuale, perché Robert sperava di liberarsi nel 2011 per sostituire Massa alla Ferrari. Invece, volendo credere alle parole del manager Morelli, l'accordo sarebbe di lunga durata e, inoltre, il polacco avrebbe chiesto alla Renault di tenere Romain Grosjean come secondo pilota, per evitare qualsiasi disputa sul ruolo di leader. Questo escluderebbe la possibilità di accasarsi al team francese di Jarno Trulli che, se non dovesse abbassare le pretese economiche, è destinato al divorzio con la Toyota. Proprio la casa giapponese ha infiammato gli ultimi giorni di trattative. Nonostante i pesanti tagli al budget previsti per l'anno prossimo (si passa da circa 400 milioni a 120), il boss John Howett aveva annunciato l'interesse per Kimi Raikkonen, pezzo più pregiato rimasto sul mercato. Il finlandese, però, ha sempre espresso l'intenzione di correre per un top team, e sembrava averlo trovato nella McLaren, con la quale aveva già siglato un precontratto. Poi, però, le parti si sono raffreddate per le pretese eccessive di Kimi (20 milioni a stagione) ed è tutto tornato in discussione. Raikkonen potrebbe finire alla Brawn che girerebbe alla McLaren Nico Rosberg: scambio possibile tra due team controllati dalla Mercedes. A proposito di Rosberg, il suo posto in Williams sarà preso da Rubens Barrichello, che farà da chioccia al giovane Niko Hulkenberg. Con Red Bull e Toro Rosso che hanno confermato le coppie Vettel-Webber e Buemi-Alguersari, a rimanere scoperti, almeno nei team attualmente nel circus, sono pochi posti. La Toyota, per l'appunto, che alla fine potrebbe confermare Timo Glock e accordarsi con Heikki Kovalainen, e la Force India, che accanto a Sutil deve scegliere tra Liuzzi e Bruno Senna, col secondo favorito grazie ai ricchi sponsor brasiliani che porta in dote. Ci sarebbero poi da occupare i volanti delle scuderie che debutteranno nel 2010, ma il discorso si fa complicato perché nessuna - Campos, Manor, UsF1 e Lotus - è sicura al 100% di essere effettivamente al via nella prossima stagione, soprattutto per problemi economici. Situazione difficile in special modo per la Campos, che ha bisogno di sponsor per coprire la quasi totalità del budget previsto. Se alla fine gli spagnoli dovessero cavarsela, a guidare le due monoposto sarebbero Pedro De La Rosa, ex collaudatore McLaren, e Vitaly Petrov, reduce da una gran stagione in Gp2. A sperare nella presenza di più team possibile sono quei piloti che, al momento, non hanno opzioni certe. Da Heidfeld a Scott Speed passando per Fisichella, che a stare un anno in panchina, seppur alla Ferrari, proprio non ci tiene. Per non parlare di chi la Formula Uno l'aveva salutata prematuramente e ora sogna un ritorno. Nomi che pochi rimpiangono come quello di Takuma Sato e altri molto più suggestivi, come quello dell'ex campione del mondo Jacques Villeneuve.

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