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Sogno Alviti «La carabina è la mia vita»

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Prendela mira, punta e colpisce il bersaglio, quasi sempre nel centro. Barbara Alviti, 26 anni, romana, è una campionessa di tiro a segno con la passione per i paesaggi e l'architettura dei giardini. Fa parte del gruppo sportivo dell'Esercito, ma il suo percorso è iniziato molto tempo fa quando, a 16 anni, dopo essersi trasferita con i genitori da Roma a Velletri, è entrata per la prima volta in un poligono di tiro. «Avevo sentito parlare del tiro a segno a scuola, da alcuni miei amici che lo praticavano. Ne sono stata incuriosita e, dal momento che c'era un poligono vicino casa, ho provato: è stata subito passione!». Barbara inizia a frequentare un corso per ragazzi sparando ad aria compressa, ma il salto di qualità arriva presto. «A 18 anni ho cominciato a sparare a fuoco e gareggiare a Velletri. In poco tempo ho ottenuto dei buoni risultati, sono cresciuta a livello agonistico e sono stata contattata dall'Esercito. Oggi questo è il mio lavoro, la mia vita, la mia passione». Barbara è esperta di tutte le specialità di carabina. Negli ultimi campionati italiani ha vinto un argento individuale e due titoli a squadre. Si allena quattro volte alla settimana dividendosi tra Velletri e Roma. «Un domani, quando smetterò di gareggiare, mi piacerebbe aprire un vivaio: ho sempre amato i paesaggi e la vita all'aperto. Ma ora è presto per parlare di futuro. Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere nel tiro a segno. Una disciplina forse difficile da capire e amare, ma se ti prende, non ne puoi più fare a meno».

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