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Buffon: Trap ct irripetibile

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FIRENZEContro l'Irlanda della volpe Trapattoni, l'Italia capitanata da Gigi Buffon «non può firmare per il pari». Sa già di sfida la partita di sabato a Dublino nella quale gli antichi allievi azzurri si preparano a incrociare di nuovo la strada - e questa volta in modo determinante - con il settantenne maestro di una volta. A favorire quel clima è già solo ritrovare quel vecchio amico della panchina, «più sorridente, amichevole, simbolo di una generazione di ct irripetibili, che venivano da un altro calcio» Non è detto che il paragone temporale dispiaccia a Giovanni Trapattoni, ora ct degli irlandesi e già ct azzurro tra il 2000 e il 2004, da Moreno allo sputo di Totti. «Trapattoni ci conosce - avverte Buffon - Sa che se attaccano a testa bassa, possiamo far male: mi aspetto un po' di prudenza, e poi folate improvvise. In sei o sette momenti della partita, per due o tre minuti, ci sarà davvero da soffrire. Per questo sarebbe bello ottenere il passi Mondiale già sabato a Dublino, e non mercoledì a Cipro: sarà una battaglia, e uscirne vincenti sarebbe vero piacere». Parole di un'epoca fa, di quelle che piacciono a zio Trap. «Lui - ricorda Buffon - come Zoff o Maldini, appartiene tra i tecnici della vecchia generazione a quel gruppo di ct irripetibili: venivano da un altro calcio, hanno portato la loro capacità di gestire le persone, i calciatori». E Lippi? «I tecnici della nuova generazione sono più preparati. Lui, come Capello o anche Ancelotti, sta a cavallo tra vecchia e nuova». Intanto Marchisio è tornato a casa. Provato da Lippi il 4-2-3-1 con Palombo e De Rossi in mediana e il tridente Camoranesi, Pirlo e Iaquinta dietro a Gilardino.

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