Su Roma 2020 il più lucido è Carraro

Nel disinvolto e frequentato calendario quotidiano d'interventi relativi all'ipotesi della presentazione di una candidatura italiana ai Giochi olimpici del 2020 - Roma o Venezia, Venezia o Roma, o meglio, Roma contro piazza San Marco, il canale della Giudecca e Padova e Treviso tutti assieme, nord e sud l'uno di fronte all'altro all'antivigilia dell'unità d'Italia - e alle conseguenti possibilità di riuscita del tentativo, si è distinto per saggezza, tra politici e imprenditori di varia estrazione, onorevoli, assessori e antichi testimoni di precedenti fughe in avanti, osservatori di primo e di secondo pelo, Franco Carraro, membro del Comitato olimpico internazionale: meno se ne parla, su giornali e televisioni, meglio sarà per l'efficacia della candidatura. Confermando, traducendo l'enunciato del dirigente italiano, quanto in occasioni di tale tipo, dove per i più l'apparire conta in ogni caso molto più dell'essere e del contare, il rischio è parlare di cose di cui poco si conosce.