Baldini infilza un altro oro
Adesso, anche l'ultimo fantasma della vita sportiva di Andrea Baldini può volarsene via. Può evaporare insieme all'acqua di quella bottiglietta misteriosamente riempita di diuretico furosemide, bevuta da Baldini a bordo pedana durante gli Europei di Kiev. Può dissolversi insieme alle accuse di doping derivate da quelle sorsate, e magari portare con sé le ultime tracce di rammarico per la squalifica ad un'Olimpiade, quella di Pechino, che tutti alla vigilia dicevano già sua. L'ultimo, il peggiore, era un fantasma tedesco, biondissimo, di nome Peter Joppich. Ai Mondiali di Torino 2006 e a quelli di San Pietroburgo 2007, l'atleta dell'Aeronautica aveva mancato la medaglia d'oro perdendo in finale proprio per mano sua. Il fiorettista livornese ora lo ha definitivamente scacciato, battendolo nell'ultimo round di assalti che ha portato la squadra azzurra di fioretto a vincere il titolo iridato contro la Germania (45-41) ai Campionati Mondiali di Antalya, in Turchia. Per l'Italia si tratta del 35° oro vinto in una competizione mondiale dal 1926 ad oggi. La squadra guidata dal ct Stefano Cerioni – oltre a Baldini, Barrera, Cassarà e Vanni - parte bene, andando in vantaggio 9-3. Poi Simone Vanni perde il confronto con l'olimpionico Benjamin Kleibrink con un parziale di 6-10 e soffre il tre volte campione del mondo Joppich 3-10. La Germania ora è in vantaggio 25-23. A rimettere le cose a posto ci pensa Baldini battendo Kleibrink 2-0: 25 pari. Stefano Barrera, che sostituisce Vanni, chiude 6-6 con Dominik Behr, ed è il 31-31. Poi il Carabiniere bresciano Cassarà riporta l'Italia in vantaggio: 8-7 contro Kleibrink e 39-38. L'ultimo round tocca a Baldini che batte Joppich 5-3 e sancisce la vittoria dell'Italia per 45-41. Bronzo alla Russia sconfitta in semifinale dalla Germania (42-40). Felice Baldini: «Ho fatto il massimo,missione compiuta. Ci tenevo a battere i tedeschi: adesso posso dire di averle date a tutti». Il pensiero del siracusano Barrera si rivolge subito ai 25 morti dell'alluvione nel messinese: «Quest'oro è per tutte le vittime dell'alluvione di Messina. È dalle gare individuali che stavo pensando di dedicare una medaglia alle vittime della tragedia: sono di Siracusa ma molto legato a Messina e a tutta la Sicilia». Soffrono le sciabolatrici azzurre e alla fine devono accontentarsi del quinto posto. Ilaria Bianco, Gioia Marzocca (che si è stirata dell'addutore della coscia sinistra), Livia Stagni e Irene Vecchi hanno battuto prima l'Ungheria 45-35, ma hanno poi perso con le olimpioniche dell'Ucraina 32-45.