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Lazio, il fortino tiene

Fiorentina vs Lazio

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FIRENZE - Corsi e ricorsi, come sempre la sfida contro la Fiorentina finisce alla moviola. Dal rigore di Mirri su Salas che nel 1999 scippò lo scudetto ai laziali, fino a una «parata» del biancoceleste Zauri all'Olimpico che rischiò di far retrocedere i viola. Stavolta le contestazioni, legittime, sono della squadra viola che segna sul finire della partita un gol con Gilardino ma né l'assistente Pirondini, né l'arbitro Brighi (fino a quel momento perfetto) se ne accorgono. Salva Radu oltre la linea e la Lazio porta a casa un punto voluto ma con quel pizzico di fortuna che aveva contraddistinto l'avvio di stagione. Finisce 0-0, l'anno passato l'allora banda di Rossi meritava la vittoria e perse, ieri la «viola» avrebbe meritato di più ma complice l'errore della terna arbitrale e la strenua resistenza dei biancocelesti, si deve accontentare solo di un punticino. Non inganni la partenza bruciante della Lazio e nemmeno un paio di ripartenze fulminanti che hanno regalato a Foggia occasioni importanti per poter far male a Frey, la squadra di Ballardini gioca un secondo tempo come avrebbe fatto una matricola al cospetto dei campioni d'Italia. Un assedio che solo per l'imprecisione dei fiorentini sotto porta e la giornata non trascendentale di Jovetic (oltre a Brighi), non produce come logico risultato la vittoria di Prandelli. Il tecnico biancoceleste si chiude troppo nel finale lasciando il campo il solo Zarate dopo aver sostituito Rocchi e Foggia con Dabo e Meghni. Entra anche il giovane Luciani per De Nero ma solo la fortuna salva la Lazio che riesce a conservare l'imbattibilità esterna in campionato. Il centrocampo è stato asfaltato da Zanetti e Montolivo con Baronio ridotto col passare dei minuti a un comprimario nonostante qualche bella giocata e Matuzalem spremuto dopo la magica notte di Sofia. In attacco Rocchi e Zarate hanno sbagliato partita anche se sono stati lasciati troppo soli. Al fischio finale di Brighi c'è stato l'abbraccio dei laziali quasi la partita fosse stata vinta e questo è un bel segnale per il gruppo, un po' meno per le ambizioni anche se va considerato che la Fiorentina ha confermato di essere un modello da seguire. La classifica resta mediocre e c'è la sensazione diffusa che la banda di Ballardini non riesca a reggere bene i tre impegni in settimana. Non vince dal 30 agosto e l'astinenza ha portato a ridimensionare la classifica delle prime due giornate. Per fortuna arriva la sosta della serie A per consentire all'Itallia di Lippi di timbrare il passaporto per i mondiali sudafricani. Due settimane importanti per recuperare almeno Brocchi, Siviglia e Cruz e rilanciare il progetto di crescita costante dopo la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa.

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